BUNGE, Carlos Octavio
Scrittore argentino, nato nel 1874, morto nel 1918. Fu studioso di problemi sociali e pedagogici, che investì con sicura informazione storica e con fine penetrazione psicologica, come in: La educación (voll. 3, 1904), Nuestra América - Ensayo de psicología social (1905), Estudios pedagógicos, ecc. L'interesse per l'organizzazione della società lo ha condotto a studî riguardanti la storia e l'essenza del diritto (Teoría del derecho, 1905, Estudios jurídicos, Derecho penal, ecc.), conchiusi infine in un'opera di sintesi assai notevole, la Historia del derecho argentino (1912). Alla dottrina giuridica unisce doti di vivace prosatore, quale si è rivelato nell'incisiva Novela de la sangre, Idilio en la época de Rosas (1902), che coglie l'aspetto tragico di quell'età con atteggiamento di sarcastica ma umana parodia. Tali qualità di narratore efficace e pittorico ritornano in Los envenenados, scene e quadri della vita argentina della fine del sec. XIX, in La sirena, racconti fantastici, e infine in El sabio y la horca, narrazioni condotte sulla traccia di spunti letterarî. Recentemente è uscita l'edizione completa della sue opere, a cura della Espasa-Calpe.
Bibl.: Studî di E. Quesada, M. Gölvez, ecc. nel numero speciale pubblicato da Nosotros, luglio 1918, in occasione della sua morte. Cfr. anche A. Gonzales Blanco, Escritores representativos de América, Madrid 1917.