CARLOTTA MARIA AMALIA, imperatrice del Messico
Figlia di re Leopoldo del Belgio e di Luisa d'Orleans, nacque nel castello di Laeken (Bruxelles) il 7 giugno 1840. A diciassette anni sposò l'arciduca Massimiliano Ferdinando José, fratello dell'imperatore d'Austria, Francesco Giuseppe, e trascorse i primi anni del matrimonio al castello di Miramare, presso Trieste. Avendo Massimiliano accettato nel 1863 la corona imperiale del Messico, che gli era stata offerta da Napoleone III, C. lo seguì oltre Oceano, soddisfatta nelle ambizioni, proprie del suo carattere, e che il padre aveva accarezzato durante gli anni della sua prima giovinezza. Ma l'atteggiamento risolutamente ostile degli Stati Uniti al regime monarchico nel Messico, e la loro pretesa di rimpatrio del corpo d'occupazione francese, unico sostegno di Massimiliano di fronte alle turbolenze interne, resero presto insostenibile la situazione della coppia imperiale. E fu deciso che C. si recasse a Parigi per ottenere l'appoggio di Napoleone III. La missione di C. (1866-67) non ebbe successo, perché, dinnanzi all'alternativa di cedere alle pressioni nordamericane o di accettare l'eventualità di un conflitto armato, l'imperatore francese non poteva esitare. Ed egli suggerì perciò a C. d'indurre il consorte all'atto dell'abdicazione volontaria, come unica via di uscita dignitosa e di salvezza. Contrariata, e vieppiù agitata, C. non volle ritenere come definitivo l'insuccesso parigino, e corse prima a Vienna presso il cognato imperatore, poi a Roma dal pontefice, senza nulla ottenere. A Roma si manifestarono i primi sintomi di alienazione mentale, che alcuni hanno voluto attribuire alla tragedia messicana, mentre da altri si fa risalire allo squilibrio mentale di lei una buona parte della responsabilità per la fucilazione di Massimiliano, soprattutto perché, invece di trasmettergli a tempo il prudente consiglio di Napoleone, ella lo incoraggiò a perseverare. Lunghi anni di triste pazzia C. visse ancora fra i castelli di Miramare e di Laeken, finché venne a liberarla la morte, avvenuta il 19 gennaio 1927, al castello di Bouchoute (Belgio).
Bibl.: E. C. Corti, Maximilian u. C. von Mexiko, Berlino 1924; H. Reinach de Foussemagne, L'imp. Ch., Parigi 1925.