Maura, Carmen
Attrice cinematografica spagnola, nata a Madrid il 15 settembre 1945. Ha investito nella sua arte le risorse di un vitalismo fiducioso e spregiudicato, ricco di passione, raggiungendo i suoi migliori esiti in ruoli brillanti. Annoverata tra le maggiori dive del suo Paese, dove ha ottenuto importanti premi, ha conquistato fama internazionale grazie a Pedro Almodóvar, che ha trovato in lei l'interprete perfetta dei suoi più scatenati e irresistibili personaggi femminili.
Cresciuta in una famiglia dell'alta borghesia, compì studi umanistici, laureandosi in lingua e letteratura francese presso l'Università di Madrid. Dopo aver lavorato a Parigi come interprete e nella città natale come direttrice di una galleria d'arte, scoprì la sua vocazione di attrice recitando nei cabaret e in teatro e iniziando in televisione una fortunata e duratura attività di conduttrice di un talk show di successo.
Il suo debutto nel cinema risale al 1969 con Las gatas tienen frío di Carlos Serrano, cui sono seguiti numerosi film a carattere popolare. Ha ottenuto i primi importanti consensi con uno dei film interpretati per Fernando Colomo, Tigres de papel (1977), ma ad assicurarle il vero successo è stata la collaborazione con Almodóvar (con cui aveva in precedenza recitato in teatro), iniziata nel 1978 con il super 8 Folle… folle… fólleme Tim! e protrattasi per un decennio. Dall'intesa con il regista sono nate le brillanti interpretazioni dei personaggi che l'hanno resa celebre: la vendicativa Pepi di Pepi, Luci, Bom y otras chicas del montón (1980; Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio); la suora peccatrice di Entre tinieblas (1983; L'indiscreto fascino del peccato); la travagliata donna delle pulizie, protagonista di ¿Qué he hecho yo para merecer esto? (1984; Che ho fatto io per meritare questo?). E poi ancora la Julia di Matador (1986), la nevrotica Tina Quintero di La ley del deseo (1987; La legge del desiderio), e infine la travolgente Pepa di Mujeres al borde de un ataque de nervios (1988; Donne sull'orlo di una crisi di nervi), film che le ha valso un European Film Award (comunemente chiamato Felix) e un premio Goya come migliore attrice protagonista. Ulteriori occasioni di mostrare l'assoluta padronanza dei propri mezzi espressivi le sono state offerte da Carlos Saura, per il quale ha disegnato la guitta di ¡Ay, Carmela! (1990, Ay, Carmela!) ottenendo un altro premio Felix, e da Mario Camus, che le ha affidato un ruolo drammatico in Sombras en una batalla (1992). Tra gli altri registi spagnoli con cui ha collaborato, vanno ricordati Pilar Miró (Gary Cooper, que estás en los cielos, 1981), Fernando Trueba (Sal gorda, 1984), Álex de la Iglesia (La comunidad, 2000, La comunidad ‒ Intrigo all'ultimo piano; 800 balas, 2002), Eva Lesmes (El palo, 2001). Dalla fine degli anni Ottanta ha iniziato una carriera parallela in Francia, dove ha lavorato tra gli altri con étienne Chatiliez (Le bonheur est dans le pré, 1995, La felicità è dietro l'angolo), André Téchiné (Alice et Martin, 1998, Alice e Martin), Martin Provost (Le ventre de Juliette, 2003). Nel 2003 è stata inoltre diretta da Damiano Damiani in Assassini dei giorni di festa.
P. Ponga, Carmen Maura, Barcelona 1993.