ABECEDARI, Carmi
Con questo nome si chiamano taluni componimenti poetici, generalmente ritmici, non rari nella letteratura latina medievale, nei quali le lettere iniziali delle diverse strofe si susseguono nell'ordine alfabetico, di modo che la prima parola della prima strofa comincia per A, quella della seconda per B, quella della terza per C, e così di seguito. Qualche volta, in componimenti che non hanno ripartizione strofica, le lettere dell'alfabeto si susseguono all'iniziale dei singoli versi, come avviene per esempio in un ritmo che si cantava nelle scuole romane ai tempi di Gregorio Magno (Audite pueri quam sunt dulces litterae). Può anche avvenire, in componimenti strofici, che l'iniziale del primo verso sia ripetuta a capo di tutti gli altri versi della medesima strofa, come nel ritmo De accipitre et pavone (sec. IX). Infine si dà anche il caso che le singole lettere dell'alfabeto si ripetano a capo di più strofe, come nel Lamemtum poenitentiae (sec. VII), falsamente attribuito a Isidoro di Siviglia. Il più antico esempio di carme abecedario sembra essere il Psalmus contra partem Donati, composto da S. Agostino nel 393. Perché gli errori e i torti dei donatisti s'imprimessero nella mente del popolo, S. Agostino, com'egli stesso ci spiega, volle scrivere un carme che potesse essere facilmente imparato e cantato. Trascurò perciò le regole della versificazione dotta, e costrusse i suoi versi ritmicamente; vi applicò sistematicamente la rima (un'unica rima monosillaba in -e); e alle diverse strofe, divise da un ritornello, diede iniziali disposte in ordine alfabetico. Ritmo e rima si trovano dunque già in questo primo carme abecedario, come in gran parte di quelli che furono composti più tardi. Scrissero carmi abecedarî Commodiano, Sedulio, Venanzio Fortunato, Beda, Paolo Diacono, Paolino d'Aquileia, ecc. Molti, sacri e profani, ci son giunti senza nome d'autore. Fra questi, alcuni hanno interesse storico, come l'elogio della città di Milano, composto da un chierico milanese (circa 740); o l'invettiva d'un chierico veneziano contro le pretese del patriarcato d'Aquileia (circa 845); o l'imprecazione contro Benevento per la proditoria cattura dell'imperatore Ludovico II (871). Altri, come il ritmo Alexander puer magnus... (sec. IX), hanno importanza notevole per la storia delle tradizioni o delle leggende medievali.