CARMONTEL (o Carmontelle)
Meno noto sotto il vero nome di Louis Carrogis, nacque a Parigi, il 25 agosto 1717, e ivi morì il 26 dicembre 1806; fu autore di teatro di non profonda, ma delicata sensibilità, scrittore di romanzi (Le duc d'Arnay, 1776; Le Triomphe de l'amour sur les møurs de ce siècle, 1777; Les femmes, 1825), e di prose varie, che riflettono la storia del costume galante contemporaneo.
Compiuti studî irregolari, fu lettore del duca d'Orléans, e allestitore di spettacoli scenici lussuosi, che rendeva suggestivi con ingegnosi trasparenti, quadri mobili rievocanti panorami e figurine leggiadre. Artista anche del pennello, fu ritrattista di pregio.
Caduto poi nella più completa indigenza, ridottosi a depositare al Monte di Pietà i suoi manoscritti, fu soccorso dal duca di BéthuneCharost, che acquistò da lui disegni e manoscritti, i quali servirono a parecchi editori (1811-1822) e a M.me de Genlis (1823) per le edizioni postume di quei suoi Proverbî, in prosa, in uno o due atti, con cui il Carmontel ha raggiunto l'espressione più genuina della sua arte. Figlio del secolo gaudente, ha fornito ai dilettanti da salotto un repertorio inesauribile, e ai lettori delle sue raccolte il diletto di scoprire da sé il proverbio, taciuto nel titolo, celato nel contesto, ma spiegato in fondo al volume (Proverbes dramatiques, 1822). Il suo Théâtre de campagne (1775, 4 voll.) consta di ventiquattro Proverbes in un atto, destinati ai provinciali.
Bibl.: Grimm, Corresp. ecc., I, XIII, Parigi 1813; M. C. de Méry, La vie de C., in Proverbes, 1822; A. Gruyer, Chantilly; Les portraits de C., Parigi 1902; F. Gaiffe, C. peintre de moeurs, in Rev. du XVIII siècle, Parigi 1914.