carnale
. " Della carne ", ovvero " dei sensi ", in If V 38: precisamente, i peccator carnali sono i lussuriosi. In senso traslato, in Fiore CLXI 13 qualifica la pietà propria dei genitori per i figli, cioè quel vincolo della carne, quell'amore per il proprio sangue che Medea non rispettò; cfr. l'analogo uso di ‛ carne ' nel senso di " figliolanza ", " discendenza ", in Pg XX 84.