CARNARVON (A. T., 47-48)
Città del Galles, capoluogo della contea omonima, porto di mare, situata in amena posizione alla foce del fiume Seiont, sulla costa sud-orientale dello Stretto di Menai, sulla linea ferroviaria Londra-Nord-occidentale. È una delle fortezze che nella storica regione del NO. del Galles ricordano le lotte fra Inglesi e indigeni. È una piccola città dalle vie strette e tortuose, molto frequentata durante la stagione dei bagni. Tra le poche industrie sono da ricordare le fabbriche di lavagne (a Llanberis, vicino a Carnarvon, vi sono importantissime miniere di ardesie) e lo stabilimento per la lavorazione dei tabacchi. Si esportano ardesia e minerale di rame. Un servizio di battelli che fanno la traversata dello stretto, mette in comunicazione Carnarvon con Tan y foel (Anglesey), e nei mesi estivi un servizio di piroscafi la congiunge con Menai Bridge, Bardsey, ecc. Carnarvon aveva 9760 abitanti nel 1901; 8307 nel 1921; 7964 nel 1926.
Monumenti. - Il castello, situato pittorescamente sulla lingua di terra tra gli stretti di Menai e la foce del Seiont, fu principiato nel 1284 da Edoardo I su disegni di Henry of Elveton, ma non venne condotto a termine che dopo la sua morte. Senza dubbio è il più importante dei sei castelli che Edoardo eresse per mettere al sicuro le sue conquiste nel paese di Galles. La pianta del castello è oblunga, con torri poligonali agli angoli, nelle cortine e ai lati delle porte; ogni torre è sormontata da una torretta. Nell'interno è in cattivo stato, ma all'esterno il castello è forse la fortezza medievale britannica meglio conservata. È costruito quasi tutto in corsi di calcare. Le mura della città son conservate quasi interamente e compiono col castello un sistema di fortificazione. Notevoli, in città, il palazzo municipale e quello della contea.
La contea di Carnarvon (Carnarvonshire). - Contea peninsulare del Galles nord-occidentale; ha una superficie di 1483 kmq. Lo Stretto di Menai, soggetto all'influsso della marea e navigabile, divide dal Carnarvonshire l'isola di Anglesey: la larghezza varia da 800 a 1200 m.; esso è attraversato dal famoso ponte sospeso di Telford (1819-1825) e dal ponte tubolare di Stephenson, aperto nel 1850, sul quale passa la principale ferrovia che va a Holyhead. Nel Carnarvonshire si trovano le cime più elevate di tutta la Gran Bretagna meridionale; in realtà tutta la parte orientale della contea è un massiccio montuoso, nel quale le pianure sono limitate ai corsi inferiori dei fiumi brevi e rapidi. Ciò nonostante le comunicazioni fra il nord e il sud sono facili, grazie alle profonde vallate e alle eccellenti strade carrozzabili e alle ferrovie, che dànno accesso alle parti più elevate e pittoresche. Lo Snowdon (1085 m.) con i suoi pendii ripidi domina le valli di Llanberis e Beddgelert. La parte occidentale della contea - la penisola di Lleyn - è assai più bassa, ma anche qui si superano i 450 m. Soltanto un settimo della contea si presta alla coltivazione, e l'attività rarale si limita quasi esclusivamente all'allevamento del bestiame. Il Carnarvonshire conta 130.975 abitanti (1921). Oltre Carnarvon le città più importanti sono Bangor (11.000 ab.), nota per la sua cattedrale e varî istituti di educazione, fra cui uno dei collegi costituenti l'università del Galles; Conway (6500 ab.); Llandudno (19.300 ab.), spiaggia frequentatissima. Sulla costa meridionale: Pwllheli (3.800 ab.), centro di pesca e di commercio; Portmadoc (4200 ab.) con porto creato artificialmente nel 1821. (V. tavv. XVII e XVIII).
Bibl.: A. Hardy, Castles and walled towns of England and Wales, Londra 1911 H. A. Evans, Castles of England and Wales, Londra 1912.