CARPINETO romano (A. T., 24-25-26)
Paese della provincia di Roma, nei Lepini, situato su un dorso assai ripido (606 m.), per cui tutte le sue strade sono in forte pendio, tranne la principale, che si allarga in una piazza dove sorgono la chiesa della Collegiata e il palazzo Pecci. Del resto Carpineto ha aspetto medievale e conserva, oltre agli avanzi del castello baronale degli Aldobrandini, parecchi edifici antichi.
La chiesa suburbana di S. Maria del Popolo, che ha subito moderni restauri, è del sec. XII, con rosone e portale decorato. Sulla via di Montelanico s'incontra la bella chiesa del sec. XIV dedicata a S. Agostino. Ne è rimasto quasi integro il portale coi simbolici leoni e le figure della Vergine, di S. Antonio e di S. Pietro Eremità. Entro l'abitato è la chiesa di S. Michele con una Flagellazione attribuita a Giulio Romano. Sono da notarsi le opere moderne fatte per elargizione di Leone XIII, fontane monumentali, l'ospedale, l'edificio per le scuole.
Oggi Carpineto è un centro agricolo e pastorale con popolazione in notevole incremento (3790 ab. nel 1871; 5219 nel 1921). Il territorio comunale (86,3 kmq.) è in parte coltivato (vigneti uliveti), ma non ha popolazione sparsa in campagna; in parte comprende aree elevate, coperte di bosco o di pascoli. È nel comune il M. Semprevisa, la vetta più alta dei Lepini (1536 m.) Carpineto è collegata con servizio automobilistico alla stazione di Segni della ferrovia Roma- Cassino-Napoli. È la patria di Leone XIII.