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CARRARINO

di Giuseppe Castellani - Enciclopedia Italiana (1931)
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CARRARINO

Giuseppe Castellani

. Moneta d'argento fatta coniare da Giacomo II da Carrara, signore di Padova (1345-1350), del valore di due soldi di lira padovana in sostituzione dell'aquilino imperiale dello stesso valore, che veniva prima coniato in quella zecca. Al dritto aveva una croce accantonata in alto dalle lettere I e A e in basso da due piccoli carri, al retro l'effigie di S. Prosdocimo; titolo 944 millesimi, peso gr.1,10. La stessa moneta fu emessa da Francesco I da Carrara (1355-1388) col carro araldico e le lettere FF al dritto e due rovesci diversi, S. Daniele e S. Prosdocimo, argento più basso, peso gr.1. Francesco II da Carrara (1390-1405) fece coniare carrarini col tipo di S. Prosdocimo simili a quelli di Francesco I e un altro con lo stesso dritto ma con S. Antonio, argento di lega bassa e peso inferiore a gr. 1.

Bibl.: Corpus nummorum italicorum, VI, Roma 1922, pp. 189, 195, 201-203; L. Rizzoli e Q. Perini, Le monete di Padova, Rovereto 1903.

Tag
  • CORPUS NUMMORUM ITALICORUM
  • FRANCESCO II DA CARRARA
  • FRANCESCO I DA CARRARA
  • ROVERETO
  • PADOVA
Vocabolario
carrarino
carrarino s. m. – Moneta padovana d’argento, del valore di 2 soldi, fatta coniare da Iacopo II da Carrara, signore di Padova (1345-50), e da alcuni dei suoi successori.
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