Carro
. Il termine C., usato assolutamente, si riferisce alla costellazione dell'Orsa Maggiore (v. ORSE) in quanto formata di sette stelle, disposte in modo che quattro formino la cassa di un carro e tre il timone. Anche l'Orsa Minore è così formata e l'ultima stella del timone è la stella polare; ma D. con C. allude al Grande C. e non al Piccolo C., per il quale invece usa l'immagine del corno (Pd XIII 7-12, dove il C. è descritto come costellazione circumpolare per il nostro cielo, comunque si spieghi letteralmente il v. 9).
Se alle latitudini oltre 40° l'Orsa Maggiore non tramonta mai, a 32° di latitudine boreale (Gerusalemme) o australe (Purgatorio) come si comporta? A Gerusalemme sta alta sull'orizzonte circa 18 ore e tramonta per circa 6 ore, e una sola delle sue stelle (l'α) si vede sempre; di converso, all'antipode Purgatorio sta alta sull'orizzonte circa 6 ore e l'α non si vede mai. Queste due opposte situazioni, non espresse, restano sottintese in If XI 114 e in Pg 129-30, che risultano due passi analoghi: infatti nel primo si parla di tramonto prossimo del C. per Gerusalemme e nel secondo di sparizione già avvenuta per il Purgatorio. D. parla del C., nel primo caso (If XI), per descrivere l'alba, con i Pesci che sorgono sull'orizzonte di Gerusalemme mentre il C. s'avvia al tramonto (e 'l Carro tutto sovra 'l Coro giace, dove il Coro è vento di nord-ovest), perché il C., differendo in ascensione retta dai Pesci di circa 12h in media e avendo una declinazione media di circa 55°, sul punto di tramontare ha un azimut di circa 35°ondo caso (Pg I) D. compie un giro d'orizzonte dal Purgatorio: si volge a sud, ovest e nord là onde 'l Carro già era sparito, per cui il riferimento al C. è assai naturale.
Il termine c. si può riferire al Sole, ma in questo caso in D. è accompagnato da una specificazione, come il carro de la luce (Pg IV 59; cfr. 119-120). Tale designazione, di origine mitologica, non ha in sé significato astronomico.