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PARATO, Carta da

di Augusto Calabi - Enciclopedia Italiana (1935)
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PARATO, Carta da

Augusto Calabi

Appena se ne trovò un pratico processo di fabbricazione, in Cina nel sec. I d. C., la carta fu subito usata, alla pari del tessuto di seta, come materiale da pittura per le figurazioni e le decorazioni con cui si coprivano le pareti degli edifici. E poiché per questa sua destinazione la carta decorata assorbì una grandissima parte dell'attività pittorica cinese in tutte le epoche, è naturale che essa abbia seguito, e rifletta, tutte le idee e le forme dell'evoluzione stilistica di quell'arte.

In Europa, il minor bisogno della decorazione dell'ambiente e la destinazione più spiccatamente religiosa della pittura ritardarono sensibilmente l'uso della carta da parato in confronto alla data dell'introduzione della carta; e quest'uso non invalse per processo spontaneo, ma per imitazione del prodotto importato dalla Cina da mercanti olandesi e spagnoli, verso la metà del sec. XVI. Esistono tuttora in Inghilterra, in Italia, e forse altrove, carte da parato dipinte del Settecento, del tipo fabbricato a Canton espressamente per l'esportazione in Europa, a soggetto di alberi e fiori con uccelli. Diffondendosi l'uso della maggior finitezza delle pareti nelle stanze di abitazioni, la carta apparve sempre più un buon sostituto del legno nella rivestitura delle pareti stesse, e così sorsero le prime fabbriche europee di carte da parato in Inghilterra, in Francia, in Italia, nel sec. XVIII. Il concetto era sempre quello di riprodurre decorazioni originali di pittori, la tecnica quella di stampare a uno o due colori, salvo completare a pennello i soggetti o le parti dei soggetti più complicati. Lo stile riflette quello della grande decorazione del tempo e del paese, e così in Francia esistono ancora carte Luigi XIV, Luigi XV, ecc., in Italia pareti tappezzate con grandi paesaggi, vedute di porti, rovine di monumenti antichi, ecc., che seguono lo stile delle stampe venete di paesaggio, del sec. XVIII e del principio del XIX.

L'ulteriore diffusione dell'uso di ricoprire le pareti delle stanze e i progressi della tecnica hanno portato alla carta interamente stampata, non più con grandi soggetti da riquadrare, ma con motivi decorativi facili a raccordarsi e a tagliarsi, e adatti a ogni tipo di stanza. Né tale concetto ha poi subito altre modificazioni sino ad ora, mentre sono naturalmente mutati il procedimento fabbricativo della carta e il procedimento di stampa. Alla tavola di legno inciso che dava solamente fogli di limitata grandezza furono sostituiti i cilindri di ottone che stampano rotoli di carta lunghi a piacere, ai pochi colori vegetali a colla i molti colori minerali a tempera, alla carta di straccio la carta di pasta di legno. Lo stile delle carte da parato moderne differisce assai poco da paese a paese, escluso, s'intende, l'Oriente; lo scambio di tipi e di qualità tra i varî paesi è comune, mentre mutano piuttosto il modo d'impiego (a molte riquadrature in Francia, secondo la tradizione della pannellatura di legno; a superficie unita con minime striscioline di cornice in Italia) e il gusto per le riproduzioni degli antichi motivi da stoffa o per il giuoco libero dei colori di tendenza moderna, in armonia col grado di evoluzione dell'arte del mobilio e dell'arredamento in genere. (V. tavv. LXIX-LXXII).

Vocabolario
parato²
parato2 parato2 s. m. [dal lat. paratus -us «apparato, preparativo», der. di parare: v. parare]. – 1. a. Drappo, cortinaggio, e sim., messo per ornamento nelle case o nelle chiese: i p. del letto; i sacri p. dell’altare. In partic., rivestimento...
parato¹
parato1 parato1 agg. [dal lat. paratus, propr. part. pass. di parare «preparare»], letter. o ant. – Pronto, disposto: i soldati erano p. a combattere; si mostrò p. a obbedire; essere p. al bisogno, a ogni evento, e sim.; risposero essere...
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