carta
carta [Der. del lat. charta, dal gr. chártes, originar. "foglio di papiro"] [LSF] Prodotto industriale, fabbricato con sostanze fibrose in forma di fogli sottili, per scrivere, stampare, involgere, e, opportunamente preparata, per fare altre cose (per es., c. fotosensibile, o c. fotografica); estensiv., foglio scritto, stampato o disegnato e, ancora per estensione, foglio contenente una rappresentazione della superficie terrestre (c. geografica, topografica, ecc.) o della volta celeste (c. del cielo) oppure di grandezze fisiche o di altra natura in un certo ambito spaziale o temporale (c. magnetica, meteorologica, ecc.) oppure in ambito fenomenico (c. dei vetri, di reattanza, ecc.). ◆ [ALG] Dato uno spazio topologico T, un suo punto P e un intorno di questo I(P) e indicata con tP una rappresentazione dell'intorno su un aperto di Rn, si dice c. di P su T la coppia ordinata (I(P),tP); l'insieme di tutte le c. si dice atlante di T. ◆ [ASF] C. astronomica: rappresentazione piana della sfera celeste o di parti di essa (c. celeste, o del cielo, oppure c. dello Zodiaco, ecc.) oppure dell'apparenza e della superficie di pianeti e satelliti solari (c. di Marte, della Luna, ecc.). Le più antiche, note, sono le cosiddette c. di Vienna del 1440, riproducenti il cielo stellato boreale e australe con le figure delle costellazioni. Subito dopo in ordine di tempo vengono due c. di A. Dürer (una per il cielo boreale e una per quello australe), che sono ritenute le prime c. riprodotte a stampa (Norimberga, 1515). I sistemi di proiezione adoperati per queste c. variano generalm. a seconda della scala. Per c. a grande scala si adopera o un sistema poliedrico o un sistema di zone e frazioni di zone, oppure ancora un sistema formato di un dato numero di singole proiezioni stereografiche parziali. Per le c. a piccola scala (le più comuni) si adoperano due sistemi di proiezione, rappresentando separatamente la fascia equatoriale di una certa ampiezza (circa ± 45°) con uno sviluppo cilindrico (c. di Mercatore) e le due calotte polari per proiezione sopra il piano tangente a ciascuno dei poli e per centro di proiezione il centro della sfera (proiezione gnomonica) oppure il polo opposto (proiezione stereografica); talora la calotta può essere estesa fino a comprendere tutto un emisfero, o anche una frazione maggiore. Il vantaggio delle c. celesti sui globi (a parte la maneggevolezza) sta principalmente nel fatto che le c. rappresentano il cielo com'è visto da un osservatore posto nell'interno della sfera celeste (cioè nell'aspetto che ci è consueto). Per le due c. del cielo boreale e australe → costellazione. ◆ [OTT] C. dei vetri: insieme dei punti rappresentativi di vetri per usi ottici nel piano del numero di Abbe e dell'indice di rifrazione: v. ingegneria ottica: III 206 c. ◆ [MCC] C. del moto: v. cinematica: I 597 f. ◆ [ASF] C. fotografica del cielo: denomin. (quella ufficiale è Carte du ciel) dell'opera intesa a rappresentare fotograficamente tutte le stelle del cielo fino alla magnitudine apparente 14 (circa l00 milioni di stelle). Decisa in una conferenza internazionale tenutasi nel 1887 per merito soprattutto dei fratelli Paul e Prosper Henry e di A.-E.-B. Mouchez, direttore dell'Osservatorio di Parigi, fu iniziata da 18 Osservatori sparsi in tutto il mondo (in Italia: la Specola vaticana e quella di Catania), insieme con il Catalogo astrografico, contenente le posizioni delle stelle fino alla magnitudine 11, ricavate dalle lastre fotografiche stesse. La ripresa delle fotografie (circa 44 000) è terminata e così pure il lavoro del catalogo e della carta. Una nuova c. del cielo, iniziata (1949) all'Osservatorio di m. Palomar contiene la riproduzione fotografica di tutte le stelle fino alla magnitudine 18 visibili da quel-l'Osservatorio (fino a 30° di declinazione australe). ◆ [GFS] C. geografica: è una rappresentazione approssimata, ridotta e simbolica della superficie terrestre, o di una sua parte su un piano. La riduzione è fatta secondo una determinata scala che viene scelta in funzione della precisione e delle informazioni da riportare; si distinguono così: piante o mappe (scala fino a 1:10 000), c. topografiche (da 1:10 000 a 1:200 000), c. corografiche (da 1:200 000 a 1:1 000 000), c. generali (oltre 1:1 000 000), e planisferi e planiglobi, in cui l'intera figura della Terra è contenuta, rispettiv., in un solo disegno o in due emisferi separati; la proiezione della superficie viene eseguita con vari metodi: → cartografia. A seconda di come sono costruite le c. geografiche si dividono in: c. rilevate, costruite e disegnate con misure e osservazioni eseguite sul terreno, e c. derivate ricavate dalle precedenti per semplificazione e riduzione. Nella geofisica, le c. rilevate vengono utilizzate per rappresentare particolari caratteristiche della superficie o del sottosuolo, nonché l'andamento di determinati fenomeni (per es., c. gravimetriche, c. del flusso geotermico, c. degli epicentri sismici). ◆ [ALG] C. graduata: fogli di c. su cui è stampato il reticolato delle isolinee di un sistema di riferimento, con il valore relativo a ogni isolinea; per es., per un riferimento cartesiano monometrico, il reticolato delle linee, ortogonali tra loro, orizzontali (uguale ordinata) e verticali (uguale ascissa), a 1 mm l'una dall'altra (c. millimetrata), con un tratto più deciso per le linee corrispondenti ai centimetri; con criteri analoghi, c. lineari nelle ascisse e logaritmiche nelle ordinate (c. logaritmica) o logaritmica per ascisse e ordinate (c. bilogaritmica), c. in coordinate polari (c. polari), ecc. ◆ [ALG] C. locale di una varietà: lo stesso che parametrizzazione locale o anche sistema di coordinate locali: v. varietà differenziabili: VI 488 d. ◆ [GFS] C. magnetica: c. geografica o topografica, piuttosto semplificata e di solito a piccola scala, su cui sono tracciate le isolinee di uno degli elementi del campo magnetico terrestre (le più diffuse riguardano la declinazione, la componente orizzontale e l'inclinazione) oppure le isolinee della variazioni di tali elementi (isopore): v. magnetismo terrestre: III 535 Figg. 1.1, 536 2.1, 539 6.1 e 541 7.2. ◆ [GFS] C. meteorologica: vi sono riportate, con opportuni simboli e linee, i valori osservati dei vari elementi meteorologici (pressione, temperatura, precipitazioni, direzione e intensità del vento, ecc.) corrispondenti a un determinato istante di tempo, nonché l'andamento dei vari fronti e le caratteristiche delle diverse masse d'aria: → meteorologico. Oltre a queste c. meteorologiche, dette sinottiche o del tempo, si hanno le c. aerologiche utilizzate per le osservazioni relative a varie quote dell'atmosfera sopra una determinata stazione (per es., al livello isobarico, di 500 hPa). ◆ [GFS] C. nautica: a uso della navigazione marittima, riporta il profilo delle coste, la posizione su queste dei fari e degli altri segnalamenti, la profondità del fondo e altre indicazioni (v. fig.). ◆ [FTC] [EMG] C. paraffinata: isolante elettrico: v. dielettrico: II 122 Tab. 5.1.