CARTAPESTA (fr. papier mâché, carton-pâte; sp. cartón piedra; ted. Papiermaché; ingl. papier mâché)
È una massa plastica costituita da cartaccia triturata, oppure da pastalegno, cellulosa o simili materie fibrose, e da un mezzo cementante, aggiunto per darle consistenza e durezza. Impropriamente si dicono di cartapesta anche gli oggetti costituiti da uno strato di fogli di carta sovrapposti e incollati fra loro col comprimere in forme adatte lo strato ancora umido, ammorbidendolo e impregnandolo con colla. In entrambi i casi, come prodotti finali si ottengono corpi elastici, leggieri, resistenti e quasi infrangibili, con i quali, dopo opportuni trattamenti di finitura, si possono imitare fedelmente gli oggetti più svariati, come scatole, barattoli, cornici, parti di mobili, blocchi, vasi artistici, articoli di avorio, di corno, di porcellana, di metallo, ecc. Gli oggetti di cartapesta non si limitano a quelli di piccola dimensione, ma possono anche sostituire quelli di maggior mole e che richiedono una maggiore resistenza, come trofei d'armi, mobili e armature da teatro, stuccature, statue, plastici topografici, ecc.
La materia prima fibrosa più comunemente usata è la cartaccia, preferibilmente non stampata, per non incontrare difficoltà nella finitura della superficie. Vi si aggiunge talvolta una certa percentuale di cellulosa per aumentarne la resistenza, oppure della pasta meccanica di legno. Dopo un'opportuna spolveratura preliminare della cartaccia allo scopo di eliminare le impurità più grossolane in essa contenute, il materiale fibroso viene sottoposto a una cottura con acqua semplice in caldaie speciali, aperte o chiuse e di costruzione più o meno perfetta, a seconda dell'importanza della produzione. In tal modo viene facilitata la successiva operazione di disintegrazione, la quale, a meno che non si tratti di un'industria casalinga, viene eseguita in molazze o in pile olandesi simili a quelle che servono alla lavorazione della pasta per carta. Per piccoli impianti sono ancora usate le batterie di pestelli, come nelle vecchie fabbriche di carta a mano. Alla materia fibrosa, ridotta allo stato di suddivione desiderato, si aggiunge la sostanza cementante adatta, come colla animale, amido, destrina, sostanze resinose, gesso e simili. Il miscuglio dovrà essere impastato uniformemente e non dovrà lasciar scolare acqua o materia incollante, bensì dare una massa consistente, di rapido asciugamento e non deformabile, dovrà da potersi comprimere in matrici aperte o in stampi, oppure a mano o con le stecche da modellatore e avente quindi una fluidità tale, quando viene colata in forme, da poter riempire perfettamente tutte le rientranze, e far risultare l'oggetto eguale al modello fino nei più minuti particolari. Le forme si fanno di legno, gesso, zolfo, gelatina, vetro, metallo, ecc., e, occorrendo, si rendono impermeabili sulla faccia che viene a contatto con la pasta mediante un leggiero strato di gommalacca. La preparazione delle forme è un'operazione delicata e complessa, che richiede una tecnica simile a quella usata per la preparazione dei modelli e delle forme nella fusione dei metalli. Per fabbricare oggetti di forma piatta, i quali abbiano una sola faccia in vista, come rosoni per soffitti, fasce ornamentali, bassorilievi, medaglioni, ecc., la forma è aperta e in un sol pezzo; negli altri casi sarà scomponibile in due o più pezzi, per rendere possibile l'estrazione dell'oggetto e la produzione in serie.
La formazione di articoli a fogli sovrapposti è fatta, generalmente, mediante la compressione dello strato fra stampo e controstampo. È necessario sottoporre gli oggetti a pulitura mediante coltelli e raspe simili a quelle da legno, per togliere le asperità e rendere la superficie eguale. Solo allora si procede all'essiccamento. L'asciugamento deve essere lento e graduale, ad un calore massimo di 30°; viene eseguito in locali riscaldati ad aria o ad acqua calda, oppure, più semplicemente, con una ordinaria stufa domestica. In parte per preservarli dall'azione nociva dell'umidità, ma soprattutto per dare loro tutte le caratteristiche apparenti degli oggetti che si vogliono imitare, i pezzi formati ed essiccati vengono ricoperti con uno strato leggero, brillante ed opaco, di sostanze adatte, ad uno o più colori; si usano sistemi diversi seconda la qualità del prodotto che si vuole ottenere. Se si tratta di oggetti di breve durata o per i quali non è richiesta una grande resistenza, come nel caso di maschere carnevalesche, motivi decorativi, ecc., basta, in generale, una o due mani per ottenere uno strato superficiale resistente e liscio. Dopo questi trattamenti si possono dipingere a mano, ricoprire con decalcomanie, decorare in oro e argento in foglio, ottenendo oggetti di ottimo effetto.