TOPOGRAFICHE, CARTE (XXXIV, p. 4)
Nelle carte topografiche costruite dall'Istituto geografico militare italiano (scale 1:25.000, 1:50.000, 1:100.000) fino a qualche anno fa ha predomimto il reticolato geografico e nessun accenno veniva fatto circa le equazioni delle carte e le coordinate piane, che avevano dato il mezzo della costruzione del reticolato geografico. Solo verso la fine della prima Guerra mondiale alcuni stati belligeranti introdussero nelle carte topografiche il reticolato chilometrico, dedotto dalle equazioni della carta, ossia dalle equazioni che stabiliscono la corrispondenza biunivDca fra i punti della superficie fisica della Terra e quelli del foglio da disegno. Questo metodo è diventato generale nella seconda Guerra mondiale, in quanto il reticolato chilometrico permette di risolvere con celerità tutti i problemi topografici che interessano la balistica estema (determinazione di angoli e distanze). L'IGM italiano ha adottato in un primo tempo la quadrettatura chilometrica per le carte di nuova formazione, suddividendo tutta la superficie italiana in fusi meridiani di 3° di ampiezza in longitudine; attualmente invece sono stati scelti due soli fusi meridiani di 6° di ampiezza (fuso ovest e fuso est), i cui assi sono i meridiani di longitudine 9° e 15° ad est di Greenwich, in conformità della carta internazionale al milionesimo; si mantiene però l'attuale taglio dei fogli, quadranti e tavolette, sul meridiano di Roma (Monte Mario). I due fusi presentano una zona di sovrappozione di 30', corrispondente all'ampiezza di un foglio della carta d'Italia al 100.000. I fogli di sovrapposizione sono 18, per un totale di 277 tavolette al 25.000. Per il tracciamento del reticolato si adottano per equazioni della carta quelle provenienti dalla rappresentazione conforme di Gauss, denominata dalla Commissione geodetica italiana di Gauss-Boaga (v. cartografia, in questa App.).
Alle coordinate piane relative ai fusi predetti viene applicata una riduzione di scala del 0,4‰, col che si rende graficamente irrilevabile la massima deformazione lineare nelle tavolette agli estremi di ogni fuso. Con questa riduzione gli elementi cartografici in proiezione naturale delle carte preesistenti possono identificarsi con quelli risultanti in proiezione di Gauss; ciò rende possibile l'unione, senza discontinuità, delle tavolette esistenti con quelle future da rilevarsi in proiezione di Gauss. Sulle tavolette, sui quadranti e sui fogli è riportato in modo chiaro il nominativo del fuso cui la quadrettatura si riferisce; per le zone di sovrapposizione la rappresentazione cartografica viene fatta su tutte e due le facce del foglio con l'indicazione però, in ciascuna di queste, del reticolato del relativo fuso contiguo. Le coordinate est (ascisse) del reticolato hanno l'origine convenzionale di 1500 km. per il fuso ovest e di 2500 km. per il fuso est; con ciò la prima cifra delle coordinate indica di quale fuso si tratti, in quanto tutte le coordinate est sono inferiori a 2000 km. per il fuso ovest e superiori a 2000 km. per il fuso est. L'origine delle coordinate nord (ordinate) è l'equatore. Con questo sistema di riferimento le coordinate di qualunque punto del territorio italiano risultano positive. Il reticolato per le tavolette al 25.000 è costituito da maglie quadrate di 4 cm. di lato, pari ad 1 km., per i quadranti da maglie quadrate di 4 cm. di lato pari a 2 km., per i fogli al 100.000 da maglie quadrate di 4 cm. pari a 4 km.
Le nuove carte dell'IGM portano al bordo destro le seguenti indicazioni: ampiezza del fuso, meridiano centrale del fuso, origine delle coordinate est, origine delle coordinate nord, modulo di deformazione lineare, orientamento al centro delle tavolette del nord magnetico, del nord reticolato, del nord geografico, grafico della declinazione magnetica, esempio della designazione dei punti, coordinatometro.
Con l'introduzione del reticolato chilometrico, che porta sensibili vantaggi ai problemi di ordine geodetico che vengono così a dipendere dalle risoluzioni di triangoli piani anziché sferici od ellissoidici, la cartografia in genere acquista nuovi orientamenti, in quanto concorre a portare notevoli facilitazioni a quanti per i loro lavori, come geografi, ingegneri, ecc., devono interpretare e risolvere problemi con elementi metrici ricavati dalle carte (cartometria). L'Istituto geografico militare italiano ha attualmente in allestimento la carta logistica nella scala 1:200.000 in proiezione di Gauss.
Bibl.: I. G. M., Sulla rappresentazione conforme di Gauss, con 3 allegati, Firenze 1941-42.