CARTEIA
Città della Spagna, fra Gibilterra e Algesiras. L'origine della città non è nota, ma esistono nelle vicinanze avanzi d'un insediamento punico, costituente il più probabile primo nucleo urbano in quest'area delle vicinanze di Gibilterra.
La città esisteva prima del 171 a. C. Infatti racconta Livio (xliii, 3, i ss.) che un notevole gruppo di ispanici, figli di soldati romani e di madri indigene, chiesero al Senato romano sia una regolazione del loro incerto status giuridico, sia una città nella quale stabilirsi e che il Senato assegnò loro C. come città di diritto latino con il titolo di Colonia civium Latinorum et libertinorum (sic). Probabilmente venne considerata in età imperiale come municipium.
L'area della città ha offerto diversi ritrovamenti, ma non si può parlare di veri e propri scavi corrispondendo essa oggi ad un'area di carattere militare (Campo de Gibraltar). Alcuni scavi regolari (Martìnez-Santaolalla) ebbero luogo nel 1940, ma rimangono tuttora inediti. Si scoprì allora una supposta basilica, che pare esser un insediamento termale.
Negli ultimi anni l'area è stata presa in maggior considerazione. M. Pellicer curò un rilievo della città, mura e necropoli. Tuttavia le necropoli sono state recentemente distrutte da lavori privati della compagnia petrolifera CEPSA a quanto pare senza indagine archeologica. Scavi nell'interno della città sono stati svolti nel 1965-66, ma i risultati non sono stati pubblicati ed altri lavori sono ancora in corso.
Bibl.: A. Garcìa Bellido, Anuario de Historia de Derecho Español, 1959, p. 450 s. Per i vecchi ritrovamenti: C. Pemán, Situación arqueológica de la provincia de Cadiz, 1942, 35 ss. Per la fine della città: J. Torres Balbás, Boletín de la Real Academia de la historia, in corso di stampa; M. Pellicer, Noticiario Arqueológico Hispánico, in corso di stampa; gli ultimi scavi saranno pubblicati a cura di A. Arribas, che svolse i lavori per incarico della Bryant Foundation.