CARTOGRAFIA
(IX, p. 230; App. II, I, p. 519; IV, I, p. 379)
Nel corso dell'ultimo decennio la c. mondiale ha registrato sensibili sviluppi sia per quanto riguarda le rappresentazioni topografiche e tematiche, sia per il contributo fornito dalla crescente diffusione e dal perfezionamento delle nuove tecniche di ripresa da satellite. Contemporaneamente è proseguito lo sviluppo della c. computerizzata, specie in risposta alla necessità di disporre di efficienti sistemi informativi nei riguardi del territorio.
Secondo stime recentemente effettuate da parte dell'ONU (dove opera un'apposita sezione cartografica presso il Department of Technical Cooperation for Development), circa il 70% della superficie terrestre risulta cartografato alla scala di 1:100.000, ma solo il 42% a quella di 1:50.000 e appena il 15% al 25.000.
In particolare, si è intensificata la realizzazione di carte topografiche nei paesi in via di sviluppo grazie al contributo tecnico e operativo di enti governativi dei paesi occidentali o comunque più sviluppati, tra cui si devono ricordare l'Institut Géographique National francese, l'Overseas Survey Directorate inglese, lo Swed Survey svedese, l'U.S. Geological Survey statunitense, il Geographical Survey of Japan, il Geokart of Poland e la Canadian International Development Agency. A questi vanno aggiunte molte aziende private che hanno contribuito concretamente utilizzando spesso le tecnologie più avanzate.
Nell'ambito dei paesi più sviluppati, una volta completate, nei decenni postbellici, le coperture topografiche dei territori nazionali, alle scale di 1:25.000 o di 1:50.000, in molti casi esse sono state nuovamente rilevate con i moderni metodi aerofotogrammetrici, e contemporaneamente si è proceduto a realizzare (con particolare intensità nell'ultimo decennio) una c. di tipo tecnico (a scale maggiori, cioè 1:5000 e 1:10.000), più dettagliata e rispondente a finalità civili, e la cui richiesta è tuttora sostenuta dalla necessità di disporre di rappresentazioni a scala assai grande e con requisiti atti a soddisfare anche le esigenze dei pubblici servizi in campo agricolo, catastale, censuario, ecc. Tra i paesi europei che si sono più concretamente avviati a questo tipo di realizzazione cartografica sono la ex Repubblica Federale di Germania, i Paesi Bassi, la Francia, l'Austria e l'Italia. È da notare, comunque, come a un aumento della produzione cartografica non sempre corrisponda, in alcuni paesi, un'analoga possibilità da parte del cittadino di accedere con facilità a uno strumento informativo di questo genere.
D'altra parte, con le tecnologie messe a disposizione dai sistemi attuali di telerilevamento (che producono specifiche immagini della superficie terrestre derivate dall'elaborazione di dati raccolti da satelliti artificiali appositamente attrezzati) è possibile realizzare, con notevole rapidità, la copertura cartografica di aree vastissime anche a grande scala (1:100.000 e oltre). Tra i satelliti più sofisticati sono da ricordare il Landsat Thematic Mapper, in opera dal 1983, il francese SPOT (1986) e il giapponese MOS (1987), mentre con riprese aerofotografiche da grandi altezze, l'U.S. Geological Survey è riuscito a realizzare ortofotocarte alla scala di 1:25.000. L'impiego di satelliti ha inoltre reso superflue, grazie alle nuove tecniche di aerotriangolazione, molte operazioni di rilevamento geodetico appoggiate a stazioni terrestri.
Particolarmente rilevante è stato, sempre nel corso dell'ultimo decennio, lo sviluppo della c. tematica realizzata con sistemi sia tradizionali sia digitali, oltre che con il telerilevamento, prevalentemente orientata alla conoscenza delle risorse naturali e delle condizioni ambientali. Tra i primi occupa una posizione di rilievo la c. geologica, che solo in alcuni paesi è stato possibile estendere fino a una scala sufficientemente grande come l'1:50.000.
Per il resto la situazione mondiale presenta aspetti molto difformi, tanto nei paesi in via di sviluppo che in quelli più sviluppati: la Francia e la Grecia hanno già quasi completato la propria copertura geologica al 50.000, mentre l'Australia solo al 250.000 e lo stesso territorio degli USA risulta geologicamente cartografato solo per un quarto. In Italia la crisi del Servizio geologico di stato, dopo il promettente avvio, ha impedito la prosecuzione della nuova copertura al 50.000, la cui realizzazione sarà effettuata nell'ambito del nuovo ministero per l'Ambiente, al quale il Servizio geologico è stato trasferito, con la cooperazione delle singole regioni. Tra i settori di particolare interesse nei tematismi geologici cartografati sono quelli geotecnici, idrogeologici, minerari, geochimici, pedologici e soprattutto geofisici (gravità e aeromagnetismo) determinabili direttamente con rilievo aereo. Al riguardo, Gran Bretagna ed ex Repubblica Federale di Germania hanno applicato i sistemi della c. digitalizzata (numerica) alla raccolta di informazioni di carattere geochimico e minerario. La c. geologica è stata inoltre estesa alla piattaforma continentale sottomarina in conseguenza dell'interesse petrolifero e minerario che essa presenta: nel caso specifico, il fondo del Mare del Nord è stato interamente cartografato alla scala di 1:250.000 (con indicazioni sulla natura dei sedimenti e sulle strutture profonde) da parte dei paesi rivieraschi (Gran Bretagna, Paesi Bassi e Norvegia).
Un particolare settore della c. tematica è stato caratterizzato, sempre negli anni recenti, dalla diffusione delle cosiddette carte ambientali, un insieme complesso, sia per scale che per contenuti, di rappresentazioni che possono essere riunite in tre distinti gruppi: carte di analisi (relative a singoli elementi come la vegetazione, le strutture urbane, gli elementi inquinanti, ecc.), carte sistemiche (che illustrano i rapporti tra le variabili ambientali e i processi risultanti) e carte di sintesi, che considerano anche gli aspetti della dinamica ambientale. Sempre nel campo della c. ambientale, largo impiego stanno avendo le carte relative alla natura e alla capacità d'uso dei suoli, realizzate secondo i criteri del Land Evaluation System, promossi anche da organismi specializzati, la cui attività è proiettata anche verso i paesi in via di sviluppo.
Una posizione particolare occupa infine la c. idrografica che, oltre a fornire i tradizionali strumenti per la navigazione, ha esteso i suoi interessi sia alla natura e alla topografia dei fondi marini e oceanici che alle caratteristiche fisico-chimiche e dinamiche delle rispettive acque.
In questo campo le rilevazioni si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate che comprendono, oltre all'uso ormai collaudato di sistemi radar e acustici (sonar), anche apposite misurazioni dallo spazio, come quelle effettuate con il satellite SEASAT (1978) o con il più recente RADARSAT del Canada (1990). Tra i sistemi attualmente utilizzati per l'esplorazione e la rappresentazione cartografica dei fondi oceanici, un importante contributo hanno fornito lo statunitense SEABEAM (1984), una tecnica sonar a spazzata multiradiale usata anche dai Francesi, e l'inglese GLORIA, tecnica sonar a scansione laterale sperimentata per la prima volta dal British Institute of Oceanographic Sciences (1971) e in grado di effettuare spazzate ampie 30 km su ambo i lati alla profondità di 5 km.
Con questo metodo si prevede che tutta la piattaforma continentale europea sarà rilevata alla scala di 1:250.000 entro il 1990. L'utilizzazione di questo tipo di sistemi esplorativi e rilevatori è d'altra parte legata agli interessi dei paesi rivieraschi che hanno esteso la loro zona economica esclusiva fino a 200 miglia dalla costa sulla base della Convenzione approvata da 119 stati dell'ONU sul Diritto del Mare (1982).
Sempre a livello mondiale è da segnalare la pubblicazione di nuove edizioni, o il rifacimento delle precedenti, di molti atlanti nazionali. Complessivamente, di queste fondamentali sinossi tematiche ne sono state pubblicate fino a oggi oltre un centinaio. Per quanto riguarda l'Italia, una nuova edizione dell'Atlante tematico nazionale è in corso di pubblicazione da parte del Touring Club Italiano con il patrocinio del CNR: nel 1989 è uscito il primo dei quattro volumi che comprenderanno complessivamente 126 tavole stampate a 8 colori. Da parte loro, gli Stati Uniti, che dispongono già di un atlante nazionale pubblicato nel 1970, ne hanno allestito un altro strutturato in forma di Digital Information Display System (DIDS) elaborato a opera della NASA e del Bureau of Census. Anche la Gran Bretagna dispone di un analogo strumento costituito da video dischi, realizzati dalla BBC Domesday, completi di dati topografici, censuari e socioeconomici accessibili interattivamente con un microcomputer (1986).
In Italia, l'ultimo decennio è stato caratterizzato da una notevole attività da parte dei servizi cartografici (in collaborazione con ditte private) di alcune regioni che hanno realizzato la completa copertura dei propri territori a scale tecniche e topografiche, mentre hanno provveduto ad aggiornare anche la vecchia base al 25.000 già ultimata più di trent'anni fa dall'Istituto Geografico Militare (IGM).
Il massimo ente cartografico nazionale, anche a causa di particolari carenze strutturali e operative, è stato costretto a rallentare notevolmente la sua attività, per cui il completamento della copertura nazionale al 50.000 avviata più di vent'anni fa appare ancora di assai lontana realizzazione. Più recentemente tuttavia l'IGM, nell'ambito di un piano di rilancio della sua attività che si è già concretizzato con l'avvio di un programma di rilevamento aerofotogrammetrico e cartografico delle regioni centro meridionali (Lazio, Calabria), ha avviato un notevole processo di modernizzazione e di potenziamento delle sue strutture, soprattutto con nuove dotazioni di strumenti analitici, per la triangolazione aerea, e analogici, questi ultimi destinati all'accoppiamento con terminali intergraph per la restituzione automatica dei fotogrammi aerei e per il trattamento delle immagini da satellite. In questo specifico settore va segnalata l'attività della società Telespazio (gruppo IRI) che dalla sua stazione del Fucino diffonde in tutta l'area europea e nordafricana le immagini e i dati ricevuti da numerosi satelliti orbitanti attorno alla Terra. Tali informazioni sono già ampiamente utilizzate per l'elaborazione di immagini all'infrarosso e in falso colore nonché di c. tematica.
Quest'ultima costituisce un settore particolarmente attivo, a opera sia di enti di ricerca pubblici e privati, sia delle stesse regioni che vanno gradualmente realizzando sistematiche coperture dei loro territori relativamente a tematiche generali e specifiche (come le caratteristiche geologiche, morfologiche, pedologiche e vegetazionali, i vincoli paesaggistici, i beni archeologici e ambientali, la stabilità dei versanti e la propensione al dissesto, il rischio sismico e idrogeologico, ecc.). Le scale adottate sono molto ampie e generalmente comprese tra il 10÷25.000 e il 200÷250.000. Particolare significato, anche ai fini della pianificazione territoriale, assumono le carte della capacità d'uso dei suoli e delle loro limitazioni, le carte di land evaluation, ecc.
Attualmente, per quanto riguarda la c. strettamente tecnico-topografica, con scala di rilevamento al 5000 (da cui per riduzione vengono ricavate le scale derivate al 10, al 25 e al 50.000) risultano completate le coperture delle seguenti regioni: Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Valle d'Aosta, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Lazio. Sempre in ambito nazionale va segnalata la trasformazione della vecchia sezione fotocartografica del Servizio meteorologico dell'Aeronautica nel nuovo Centro di Informazioni Geotopografiche dell'Aeronautica (CIGA), uno degli organi cartografici dello stato previsti dalla legge n. 68 del 1960. Inoltre, con apposito decreto, il CNR (1984) ha costituito una Commissione nazionale di geodesia, topografia e c. con lo scopo di promuovere sperimentazioni e attività coordinate in tutti i settori della c. nazionale.
Nel settore privato, infine, oltre allo sviluppo di vecchie e nuove aziende produttrici di c. derivata (essenzialmente turistico-stradale) e tematica (come la Kompass di Bolzano, la SELCA di Firenze, ecc.), è proseguita con maggiore intensità l'attività dei due massimi enti nazionali, il Touring Club Italiano e l'Istituto Geografico De Agostini. Del primo sono da segnalare un nuovo atlante (Atlante Turistico d'Europa, in 3 fascicoli, 1982-84), con tavole alla scala di 1 e 3 milioni, e i tre volumi dell'Atlante Enciclopedico, rispettivamente dedicati all'Italia (1986), all'Europa (1987) e ai paesi extraeuropei (1988), con un ricco corredo di carte generali e tematiche nonché di immagini telerilevate; ad essi si sono recentemente aggiunti (1989-90) i due volumi della sezione storica. Del secondo va ricordato il completo rifacimento (in effetti si tratta di una realizzazione completamente nuova sia per contenuto che per esecuzione tecnica) del Grande Atlante Geografico (1982), e un nuovo Grande Atlante d'Italia (1987) con una copertura completa alla scala di 1:300.000 accompagnata da una nutrita sezione tematica e da una suggestiva serie di immagini da satellite al 650.000.
È infine proseguita l'attitività di stimolo culturale esercitata dall'Associazione Italiana di Cartografia (AIC) con i suoi annuali convegni (tenutisi tra il 1978 e il 1988 rispettivamente a Novara, Parma, Bari, Venezia, Trieste, Bologna, Napoli, Roma, Mantova, Bressanone, L'Aquila), mentre in quello del 1989 (Firenze) si è celebrato il 25° anniversario della sua fondazione (1963).
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