CASAMICCIOLA (A. T., 27-28-29)
Comune della provincia di Napoli sulla costa settentrionale dell'isola d'Ischia, notissimo, oltre che come stazione termo-minerale frequentata tutto l'anno per l'efficacia delle sue acque, come epicentro del terribile movimento sismico del 28 luglio 1883 (alle ore 9,25 di sera), che lo rase al suolo. La località, posta alle falde del monte Epomeo dai cui fianchi sgorgarono materiali eruttivi fino al 1302, era già stata varie volte colpita dall'opera distruttrice dei terremoti (nel 1762, nel 1828, nel 1881), ma nessuno dei precedenti parossismi aveva avuto le tanto disastrose conseguenze che ebbe invece il terremoto del 1883. Il comune (5,60 kmq.) conta 3375 ab., di cui 2690 spettano al centro, che ha le vie in forte pendenza fin sul mare: un po' più a monte di esso (poiché l'attuale centro si è spostato verso il basso) sono ancora visibili i resti delle case abbattute nel 1883.
Casamicciola è in una plaga fertilissima ed è tutta circondata da aree con fitte colture di viti, di ulivi, di alberi da frutta e di ortaggi; essa contribuisce considerevolmente alla produzione di quei vini che dànno fama a tutta l'isola d'Ischia.
La località è congiunta con Napoli mercé regolari servizî di navigazione, i quali si effettuano sia esclusivamente per via acquea, sia con linea mista, e cioè marittima fino a Torregaveta e a ferrovia elettrica (Cumana) da Torregaveta a Napoli. Nel 1925 vi sbarcarono 40.737 viaggiatori
È una delle più importanti stazioni termali d'Italia. Le varie sorgenti di acque minerali sono attinte da pozzi naturali o artificiali; la più importante è l'acqua del Gurgitello, così detta per il particolare gorgoglio con il quale sgorga da varie polle alla temperatura di 65°. L'analisi chimica (Zinno) vi ha dimostrato grammi 1,70‰ di acido carbonico oltre ad acido solforico, nitrico, nitroso-arsenico, silicico; cloro, bromo, iodio, potassio, litio, alluminio, calcio, magnesio, ferro, manganese. Oltre alle acque termali si usano a scopo terapeutico i fanghi e le stufe naturali, specialmente nei reumatismi articolari e muscolari cronici; nelle paralisi periferiche traumatiche, reumatiche, postinfettive, nelle nevralgie, nelle sinoviti; nei postumi di fratture, lussazioni, distorsioni; nella lue terziaria.
Bibl.: G. Mercalli, I terremoti dell'isola d'Ischia, Napoli 1881; G. Guiscardi, Il terremoto d'Ischia del 28 luglio 1883, Napoli 1885; H. J. Johnston-Lavis, Notices on the earthquakes of ischia of 1881 and 1883, Napoli 1838; id., Monograph of the earthquakes of Ischia, Napoli e Londra 1889.