FLAISCHLEN, Cäsar
Poeta tedesco, nato a Stoccarda il 12 maggio 1864, morto a Gundelsheim il 16 ottobre 1920. Prima libraio, poi giornalista, poeta vernacolo di facile vena (Vom Haselnussroi, 1892; Von Derhoim und Drausse, 1924), fu dal 1895 al 1900 direttore della rivista Pan. Dopo aver aderito al naturalismo (v. i drammi Toni Stürmer, 1891; Martin Lehnhardt, 1894), fu, negli anni del nascente impressionismo (v. fra gli scritti critici, O. E. Hartleben, 1895), uno degli scrittori che ne rispecchiarono le tendenze. Le prose poetiche di Von Alltag und Sonne (1898); i versi liberi, melodiosamente cadenzati di Aus den Lehr- und Wanderjahren der Lebens (1899) e di Zwischenselänge (1908); la rapsodica successione di effusioni sentimentali, di cui è intessuto il romanzo Johst Seyfried (1905), riecheggiano, nel loro tono lirico-discorsivo, i problemi religiosi, morali, sociali caratteristici di quel tempo, con una immediatezza un poco ingenua che li ha resi a lungo popolari.
Ediz.: Gesammelte Dichtungen, Stoccarda 1921.
Bibl.: G. Muschner-Niederführ, C. F., Berlino 1903; F. Thiess, C. F., Berlino 1914; E. Rotth, Erinnerungen an C. F., Hannover 1924; e particolarmente G. Stecher, C. F., Stoccarda 1921.