VICTORIA, Cascate (A. T., 118-119)
Nome dato da D. Livingstone, in onore della regina d'Inghilterra, alle grandi cascate dello Zambesi, situate a 17° 5′ lat. sud e a 25° 41′ long. E. e alte 119 metri. Le cascate Victoria (Victoria Falls), dette dagl'indigeni Musi-oatunya, nome che significa "il fumo tonante", sono tra le più imponenti e suggestive del globo; per un brusco salto del letto dello Zambesi, le acque, divise in tre grandi getti, separati da due isolotti intermedî, precipitano lungo una parete pressoché verticale.
Mentre la larghezza del fiume prima del salto è di circa 1800 m tutta la massa delle acque sfugge per uno stretto canale largo solo 50 metri. S'innalza dall'abisso una serie di altissime colonne di acqua polverizzata, che variano a seconda della portata del fiume e che raggiungono anche l'altezza di 250 m. dal suolo: esse bene giustificano il pittoresco appellativo dato alle cascate dagl'indigeni. Livingstone, che per la prima volta vide le cascate nel 1855, vi ritornò alcuni anni dopo; nei decennî successivi altri esploratori visitarono questa grande meraviglia della natura, e ne fecero entusiastiche descrizioni. Le cascate, che sono poste sul confine tra la Rhodesia settentrionale e quella meridionale, presso la località detta appunto Livingstone, sono oggi meta dei turisti, che possono raggiungerle per mezzo di ferrovie, sia da Beira (Africa Orientale Portoghese), sia dall'Unione Sudafricana.