CASCIA (A. T., 24-25-26)
Cittadina dell'Umbria, in provincia di Perugia; si adagia, a 743 m. s. m., sulle più basse pendici d'un colle, sulla destra del Corno, affluente del Nera e conta (1921) 783 abitanti. È unita mediante servizî automobilistici regolari con Monteleone di Spoleto e con la stazione Cascia-Serravalle (chilometri 12) della ferrovia elettrica Spoleto-Norcia.
Il comune di Cascia è uno dei più vasti (179,81 kmq.) e dqi più montuosi ed elevati dell'Umbria (oltre l'85% del territorio è a un'altezza superiore a 800 m.). Circa ⅓ dell'area comunale è occupato da seminativi, ⅓ da prati e pascoli naturali e ⅓ da boschi. La popolazione (4718 ab. nel 1921, di cui soltanto 347 dimoranti in case sparse) vive quasi esclusivamente in piccoli villaggi (37), e si addensa soprattutto nella zona tra 600 e 800 m.
Monumenti. - Nella collegiata di S. Maria, costruzione romanica rimaneggiata nei secoli XV e XVI si hanno dipinti di Angelucci, del Frangipane, di Domenico da Leonessa, e nell'attiguo oratorio un espressivo S. Sebastiano, scultura lignea del secolo XV, di scuola umbro-marchigiana. La chiesa di S. Rita, rifatta nel secolo XVI, ha una bella tavoletta del principio del '500; quella di S. Agostino (1380 circa) alcuni affreschi umbri quattrocenteschi. Il museo della chiesa di San Francesco (1424). conserva mobili del '400 e '500, tele e sculture in legno, fra le quali è notevole soprattutto il gruppo dell'Angelo col Tobiolo d'un intagliatore umbromarchigiano. La chiesa di Sant'Antonio Abate ha un' abside gotica del '300 e il coro interno delle monache tutto affrescato da Nicolò da Siena con storie della vita di Cristo (1461).
Bibl.: B. Lotti, Descrizione geologica dell'Umbria, Roma 1926; R. Riccardi, Ricerche sull'insediamento umano nell'Umbria, Roma 1931; A. Morini, Cascia nella natura, nella storia, nell'arte, Perugia 1912; id., La chiesa e il monastero di S. Antonio in Romagnano a Cascia, in Riv. stor. Benedettina, VII (1912); U. Gnoli, Pittori e miniatori nell'Umbria, Spoleto 1924 (v. l'indice).