CASCINA (A. T., 24-25-26)
Paese della Toscana nella provincia di Pisa, a un chilometro dalla riva sinistra dell'Arno, a 5 m. s. m. Antico castello di cui si ha memoria sino dal sec. X; si trova più volte ricordato nelle lotte tra Firenze, Lucca e Pisa, ma più specialmente per la vittoria che i Fiorentini riportarono nei suoi pressi il 28 luglio 1364 contro i Pisani, comandati da G. Acuto e che Michelangelo prese a soggetto del famoso cartone. Venuta in saldo possesso di Firenze, fu recinta di mura che tuttora sussistono. I grandi lavori di bonifica più tardi intrapresi ne promossero l'incremento determinato dallo sviluppo agricolo e da quello industriale (tessitura del cotone, fabbriche di mobili, ecc.). La popolazione del comune di Cascina, salì da 13.969 abitanti nel 1833 a 18.169 nel t861 e a 27.266 nel 1921. Di questi 2743 vivono nel capoluogo e i rimanenti, parte nelle altre 22 borgate e casali, parte sparsi nelle fiorenti campagne del vasto territorio (81,31 kmq.).
Cascina conserva quasi intatta la pieve di Santa Maria, costruzione romanica di stile pisano (sec. XII); e la chiesa di S. Giovanni (sec. XIV), con affreschi del senese Martino di Bartolommeo (1396) da poco restaurati. Nei dintorni, la Madonna dell'Acqua, tempietto a croce greca ricostruito da padre Ximenes (fine sec. XVIII). Cascina è rinomata per le sue numerose e operose fabbriche di mobili, ove però si continua nell'imitazione degli stili tradizionali piuttosto che tentare nuovi indirizzi; ed ha una regia scuola industriale, specializzata in ebanisteria e nell'intaglio in legno.
Bibl.: F. Conti, Cascina e suoi dintorni, Pisa 1912.