cash back
Espressione inglese («soldi indietro») riferita a una particolare procedura di sconto cui il cliente può accedere per determinati acquisti di prodotti on-line. Alcuni siti internet, infatti, raccolgono numerosi venditori selezionati e offrono al visitatore/utente, attraverso specifici motori di ricerca e cataloghi in rete, la possibilità di una efficace ricerca dei prodotti che egli vuole acquistare. Lo sconto è calcolato come importo fisso, o percentuale sulla spesa effettuata. Solitamente si accumula nel tempo in una sorta di salvadanaio, o conto a favore del cliente, il quale può utilizzare tali somme per effettuare altri acquisti, oppure chiederne la restituzione. L’azienda, che gestisce il sito web di c. b., viene ricompensata dai venditori convenzionati, per gli acquisti effettuati dai suoi utenti e in questo modo essa stessa è in grado di utilizzare parte dei ricavi, così ottenuti, per offrire sconti particolari ai medesimi utenti. Questi ultimi, di conseguenza, possono beneficiare di un duplice vantaggio: ricevere lo sconto da parte del sito di c. b., attraverso il quale hanno effettuato l’acquisto, e usufruire di particolari promozioni o sconti offerti dai rivenditori. Il meccanismo di c. b., potendo svilupparsi anche in circuiti di vendita tradizionali, è solitamente caratterizzato dalla presenza di numerosi rivenditori che, avendo sottoscritto specifici accordi, consentono al cliente di usufruire di benefici, anche se ottenuti a seguito di acquisti presso altri punti vendita, comunque appartenenti al circuito.
Nel caso di compravendita di titoli obbligazionari da parte di istituto di credito, il termine c. b. indica una specifica clausola che consente l’acquisto temporaneo dei titoli posseduti dai sottoscrittori, al fine di consentite il temporaneo smobilizzo.