cash-dog
(cash dog), loc. s.le m. inv. Cane addestrato a fiutare e scovare banconote occultate.
• per il bene dell’Italia e dell’Ue, e perché furbescamente qualcuno non tesaurizzi in casa, sarebbero già pronti a scattare i cash-dog della Guardia di finanza: ovvero un corpo cinofilo specializzato nel dare la caccia a chi nasconde danaro liquido. [...] L’unità è entrata in servizio la scorsa estate: riescono ad identificare i denari grazie all’odore dell’inchiostro delle banconote. (Ruggiero Capone, Opinione, 13 giugno 2012, p. 4, Politica) • La crisi, la scelta di paesi come la Svizzera di rendere sempre più accessibili ai controlli degli investigatori i forzieri bancari hanno aumentato notevolmente il traffico illegale di valuta. Impiegando ai valichi doganali anche i cani (cash dog) in grado di individuare con il fiuto le banconote nascoste, nel 2013 sono stati scovati 123 milioni di euro in contanti, 99 in uscita dall’Italia e 24 in entrata, che hanno avuto come conseguenza la contestazione di 4.968 violazioni a 5.750 persone ed il sequestro di quasi 43 milioni di euro. (Giuseppe Guastella, Corriere della sera, 6 febbraio 2014, p. 8, Primo Piano) • La partenza per il viaggio all’estero, fuori Ue, con i contanti in valigia è ancora una realtà. Oltre diecimila euro, che è il limite consentito. E i «cash dog» i cani addestrati a fiutare le banconote, hanno gran lavoro in questi mesi. (O. Giu., Repubblica, 24 gennaio 2016, Torino, p. VII).
- Espressione inglese composta dai s. cash ‘denaro contante’ e dog ‘cane’.
- Già attestato nel Corriere della sera del 21 ottobre 2011, p. 13 (Anna Campaniello).