caso
. Questo sostantivo, che è assente dalla Vita Nuova e dalle Rime, presenta appena tre occorrenze nel Convivio e soltanto quattro nel poema.
Col valore di " occasione ", " situazione ", " circostanza ", in Cv IV VIII 14 in questo caso [per ciò che concerne il concetto di ‛ nobiltà '] a lo Imperio reverenza avere non debbo (così anche al § 16); IX 1 come in questo caso, cioè in riprovando o in approvando l'oppinione de lo Imperatore, a lui non sono tenuto a subiezione: tutte proposizioni analoghe che si riflettono in una fissità stilistica - sintagma in questo caso - e nel costante nesso negativo. Sempre in unione col dimostrativo, in Pg X 66 e più e men che re era in quel caso.
Sta invece per " possibilità ", " evento ", in If XXV 41 come suol seguitar per alcun caso: ove la locuzione con aggettivo indefinito equivale proprio a " casualmente ". Un significato pregnante (ma neppur esso sottratto alla funzione avverbiale) è invece quello evidenziabile nella definizione di If IV 136 Democrito, che 'l mondo a caso pone, ellitticamente, " che sostiene il mondo essersi costituito per caso, alla cieca, per il fortuito concorso degli atomi ", cioè senza un ordine prestabilito. Il Buti: " Per questa figura li poeti intendono li effetti della fortuna, benché Democrito filosofo... tenesse che il mondo si reggesse a caso ed a fortuna, non conoscendo che la providenzia è; e se pur lo conobbe, non seppe vedere come stava insieme con la libertà dell'arbitrio, e però negò la providenzia tenere l'arbitrio, e pose caso e fortuna " (v. tuttavia DEMOCRITO).
Accezione in apparenza più peregrina, ma per la verità assai meno distante dalla base latina casus (e dal semantema annesso, " caduta ", da cadere), in Pd XIV 4 ne la mia mente fé sùbito caso / questo ch'io dico: d'altra parte il latinismo viene qui a essere assorbito nel sintagma ‛ fare caso ', e questo a equivalere - in unione con l'aggettivo - a " cadde improvvisamente ", " si presentò repentinamente ". (Per un concetto affine D. adopera altrove [Pg XVII 25] ‛ piovere '; ma cfr. anche Pd III 90 e VII 70).