CASSANDRA (Κασσάνδρα, Cassāndra)
Figlia di Priamo, re di Troia. La notte della presa della città fu oltraggiata da Aiace d'Oileo (v.), nonostante avesse cercato rifugio presso il Palladio. Toccata in sorte ad Agamennone venne poi uccisa da Clitennestra. Secondo versioni del mito posteriori a Omero, C. appare come profetessa vendica e tuttavia mai ascoltata per vendetta di Apollo; come tale, essa si oppone invano al ritorno di Paride e all'ingresso in Troia del cavallo di legno. Nella tradizione iconografica prevale la scena dell'oltraggio di Aiace, ma anche molti altri momenti del mito sono posti in evidenza dalle fonti e dai monumenti superstiti. Polignoto, ad esempio, aveva raffigurato C. nella Lesche degli Cnidi a Delfi (Paus., x, 26, 3) e nel Pecile ad Atene (Paus., i, 15, 3) in momenti di profondo ethos, seduta con il Palladio in grembo, o fra le altre donne ttoiane, mentre Aiace si purificava della sua colpa davanti ai principi greci. Una pittura raffigurava C. nel tempio della Concordia a Roma (Plin., Nat. hist., xxxv, 144) e Cristodoro (Ekphr., 189) ricorda una statua di C. quale veggente. A un quadro risale forse la descrizione di Filostrato il vecchio (Eik., ii, 10) di una rappresentazione di C. che sta per essere uccisa da Clitennestra (v.). A Leuttra C. aveva un tempio e una statua di culto (Paus., iii, 26, 4).
Fra i monumenti superstiti ricordiamo anzitutto un prezioso rilievo su lamina bronzea dell'Heraion di Argo, da assegnare, probabilmente, alla fine del VII sec. e nel quale è raffigurata Clitennestra che trafigge Cassandra. Ambedue le donne sono concepite secondo la tipologia dedalica, con i capelli scendenti a boccoli sulle spalle, la vita stretta dalla cintura e la metà inferiore del corpo riprodotta come una massa compatta. Su un cratere tardo-corinzio è invece raffigurata la partenza di Ettore: C. assiste con le sorelle. Su una kỳlix di Brygos con il ritorno di Paride, C. è raffigurata presaga, in un gesto di ripulsa. Su una pisside a figure rosse del British Museum C. appare in una scena di toletta con altre eroine del mito; su alcune urnette etrusche C. cercherebbe addirittura di sopprimere Paride con una scure se, come sembra, è giusta l'interpretazione del Körte. In due pitture pompeiane C. profetizza la fine di Troia davanti a Paride e a Priamo. Sulla Tabula Iliaca C. siede mestamente sulla tomba di Ettore, oppure tenta invano di impedire l'ingresso del cavallo di legno. Questa stessa scena ritorna sul coperchio di un sarcofago romano. Probabilmente C. è raffigurata anche su gemme, coronata di alloro e con lo sguardo abbassato. Quanto alla scena dell'oltraggio di Aiace, essa era già raffigurata sull'Arca di Cipselo: Aiace strappava C. dal Palladio (Paus., v, 19, 5). La scena si trova più volte ripetuta o nell'ambito della Iliupersis o isolata. Per il primo caso ricordiamo la celebre hydrìa Vivenzio, un cratere di Bologna, un cratere àpulo e uno lucano del British Museum, ancora la Tabula Iliaca (ove però C. è protesa verso il tempio), un elmo del Museo Naz. di Napoli, una coppa di argilla a rilievo del museo di Berlino e una lèkythos panciuta a rilievo policromo trovata a Delfi. La raffigurazione isolata di Aiace che strappa C. dal Palladio appare su numerosi rilievi e vasi. Fra i primi ricordiamo la nota serie di bracciali di scudo bronzei, del VII e VI sec., trovati a Olimpia, Delfi, ecc. Numerose sono, su di essi, le raffigurazioni di C., nuda, talvolta con acconciatura dedalica, aggrappata al Palladio mentre Aiace la minaccia con la spada. In un rilievo frammentario di terracotta da Delfi, C. seminuda abbraccia il Palladio su cui è seduta. Ricordiamo poi un rilievo in terracotta di stile severo del museo di Berlino, il noto rilievo marmoreo della Galleria Borghese a Roma, un rozzo gruppo frammentario in calcare del museo di Arles, inoltre una gemma del IV sec. a. C. (senza Aiace) e altre due gemme di stile classicistico. Particolarmente notevole la raffigurazione di una lèkythos policroma a rilievo del British Museum. Fra i monumenti etruschi si ricordano una cimasa di candelabro e alcuni specchi graffiti, ma soprattutto la bellissima pittura della Tomba François di Vulci.
Per quanto riguarda la ceramica a figure nere, una lèkythos di Gela e una di Copenaghen ci mostrano C. che fugge verso il Palladio, nella prima interamente vestita, nell'altra completamente nuda. Altri vasi ci mostrano C. ai piedi della dea Atena che sembra minacciare Aiace. Anzitutto ricordiamo l'interno della bellissima kỳlix attica a figure nere da Rodi, del British Museum: C. è nuda, ai piedi della statua di Atena: Aiace l'afferra per il polso minacciandola con la spada. Il soggetto è più volte ripetuto su anfore del Pittore della Nascita di Atena e C. è raffigurata nello schema della "corsa in ginocchio". Rappresentazioni analoghe su altre anfore a figure nere. Una kỳlix di Monaco, infine, ci mostra sia la scena dell'inseguimento sia quella dell'oltraggio. Fra le rappresentazioni isolate in ceramiche a figure rosse ricordiamo un piatto dell'Università Yale, una kỳlix di Leningrado, un bellissimo frammento dell'Acropoli, un cratere del British Museum (Arch. Zeit., 1848, tav. iv, 2) e soprattutto l'interno di una kỳlix del Louvre che offre la rappresentazione più conchiusa del gruppo. Sui vasi italioti, àpuli e campani la scena acquista carattere più manierato: ricordiamo un cratere di Weimar, una hydrìa di Londra, un'anfora di Ruvo, un'anfora di Vienna.
Una versione umoristica del mito la troviamo in un frammento di cratere fliacico firmato da Assteas: C. afferra Aiace per i capelli in atto di colpirlo, mentre l'eroe terrorizzato abbraccia il Palladio. Ricordiamo infine che l'oltraggio di Aiace a C. era stato dipinto da Panainos sugli erỳmata del trono dello Zeus di Olimpia (Paus., v, 11, 5).
Monumenti considerati. - Ceramica: cratere con la partenza di Ettore: Mon. Inst., 1855, tav. 20; H. Payne, Necrocorinthia, n. 1474; kỳlix di Brygos con ritorno di Paride: J. C. Hoppin, Handb., i, 116; pisside a fig. rosse del British Museum: Furtwängler-Reichhold, i, 287, tav. 57, 1; urnette etrusche: G. Körte, tav. xi, 24; xii, 25, 26; xvi, 33, 34; etc.; hydrìa Vivenzio: J. D. Beazley, Kleophrades Maler, tav. 27; cratere di Bologna: Webster, Niobidenmaler, tav. 6 b; cratere àpulo (lucano?) del British Museum: Arch. Zeitung, 1848, tav. 15, 1; Catal. Vas. British Mus., iv, 160, 278; Bull. Arch. Napoli, 1858, tavv. 8-10; lèkythos di Delfi con Aiace e C.: Fouilles de Delphes, v, tav. xxvi; lèkythos del British Museum con C. e il Palladio: Catal. Vas. British Mus., iv, 240, fig. 28; lèkythos di Gela: Benndorf, Griech. Sic. Vasen, 51, 1; lèkythos di Copenaghen: C. V. A., iii h, tav. iii, fig. 1 a-b; kỳlix del British Museum con Atena che minaccia Aiace: C. V. A., 2, iii, He, tav. 8, 2 a; anfore del Pittore della Nascita di Atena: Berlino: Pfuhl, Malerei und Zeichn., fig. 277; Würzburg: Langlotz, Kat. Vas. Würzb., tav. 70, 249; Monaco: C. V. A., tav. 14, 15, 1-2; anfore a fig. nere con analoghe rappresentazioni: C. V. A., Brit. Mus., iii c, tav. 59, 2 a; E. Gerhard, Auserl. Vasenb., iii, 228; Heydemann, Vasi Napoli, 2712; kylix di Monaco: Jahn, Beschr., 506; piatto della Università Yale: Baur, Cat. Yale, tav. 15; kylix di Leningrado: J. D. Beazley, Vasenm. Rotfig., 225, n. 32; frammento dell'Acropoli: Antik. Vasenm. v. Akrop., ii, tav. 73; cratere del British Museum: Arch. Zeitung, 1848, tav. iv, 2; kylix del Louvre: Encycl. phot. Louvre, iii, 28 D; cratere di Weimar: Arch. Zeitung, 1848, tav. xiii, 4, 5; hydrìa di Londra: C. V. A., iv Ea, tav. 8, n. 13; anfora di Ruvo: Heydemann, Vasi Napoli, 3230; anfora di Vienna: J. Overbeck, Gal. her. Bildwerke, tav. 27, 1; cratere fliacico di Assteas: C. V. A., Villa Giulia, iv Gr., tavv. 1, 1; A, 1.
Pitture: Elia, Pitt. del Museo Naz. di Napoli, n. 28, 42; Tomba François di Vulci: Mon. Inst., vi, tav. 32, 5.
Terrecotte: coppa di argilla del museo di Berlino con Aiace e C.: 50. Winckelmannsprogramm, p. 69, fig. A; rilievo da Delfi con C. e il Palladio: Fouilles de Delphes, v, tav. xxii, 3; rilievo nel museo di Berlino con il medesimo soggetto: Arch. Zeitung, 1883, tav. 8, 2.
Tabula Iliaca: C. sulla tomba di Ettore; C. si oppone all'ingresso del cavallo: Baumeister, Denkm. klass. Altertum, i, tav. xiii.
Sarcofagi: S. Reinach, Rép. Reliefs, ii, 522, 1.
Metalli: lamina bronzea di Argo con uccisione di C.: Hampe, Sagenbilder, tav. 41 (v. clitennestra); elmo del Mus. Naz. di Napoli con Aiace e C.: Heydemann, Iliupersis, tav. iii, 1; bracciali, scudi, ecc., di Olimpia, Delfi, ecc. con i medesimi eroi: Kunze, Arch. Schildbänder, tav. 7, 1 e; 18, iv b; 50, xxxviiiγ; 56, xxixγ; 44γ; Beibl. 12, 2.
Gemme: con l'effigie di C.: A. Furtwängler, Gemmen, tavv. xxxviii, 40, 41-xl, 10, 14; con C. e il Palladio: op. cit., tavv. xiv, 26 (gemma del IV sec. a. C.); xxxvi; xlvi.
Candelabro etrusco: G. Q. Giglioli, Arte etrusca, tavola 307, 1.
Sculture: marmo della Gall. Borghese: Einzelaufnahme, 2722; calcare del museo di Arles, Arch. Zeitung, 1873.
Specchi graffiti: E. Gerhard, Etr. Spiegel, tav. 399-400.
Bibl.: E. Gerhard, in Arch. Zeitung, 1848, p. 210 ss.; J. Overbeck, Galerie her. Bildwerke, 635 ss.; W. Klein, in Ann. Inst., 1877, p. 246 ss.; O. Benndorf, Griech. und Sic. Vasenbilder, Berlino 1869-83, 103, n. 516; R. Engelmann, in Roscher, II, c. 979 ss., s. v. Kassandra; G. Q. Giglioli, Il trono dello Zeus di Fidia a Olimpia, Roma 1921, p. 369.