cassettista
Chi tiene in locazione una cassetta di sicurezza in una banca o chi acquista titoli o valori mobiliari non per speculazione, ma come forma di investimento e in quest’ultimo caso il nome deriva dall’uso di conservare tali titoli in cassette di sicurezza. Il c. generalmente detiene titoli nel lungo periodo, contrariamente allo speculatore che opera in un’ottica a breve termine.
La quantità di titoli acquistata viene ‘posta nel cassetto’, ossia depositata in attesa del raggiungimento dei risultati attesi e della remunerazione del capitale investito; per questo tipo di investimento gli strumenti finanziari favoriti sono le azioni emesse da società distinte da forte solidità economico-finanziaria. L’eventuale profitto del c. si determina come somma fra dividendo, rappresentato dagli utili che l’azienda realizza e che, in tutto o in parte, distribuisce ai propri soci azionisti, e capital gain (➔ capitale, guadagni di), ossia la differenza fra il prezzo di acquisto del titolo e quello indicato sul mercato dopo un certo periodo di tempo. Poiché nella pratica corrente il dividendo prodotto non è sempre distribuito agli azionisti, l’obiettivo primario per l’investitore c. è costituito dal capital gain. L’attività del c. non è immune dai rischi insiti in un investimento di lungo periodo, nel corso del quale possono manifestarsi forti variazioni di prezzo degli strumenti finanziari acquistati e detenuti.