DAL POZZO, Cassiano
Cavaliere di S. Stefano e commendatario di Tropea e Cavour, nato a Torino nel 1589 o 1590, morto nel 1657. Studiò a Firenze e a Pisa presso suo zio Carlo Antonio Dal Pozzo, arcivescovo di questa città; servì Ferdinando I granduca di Toscana, e fu giudice a Siena; entrò quindi al servizio della corte pontificia a Roma, e seguì il cardinale Francesco Barberini nella sua legazione alla corte di Francia. Dopo Urbano VIII lasciò senza rimpianti la corte, pur rimanendo fedele ai Barberini, "sempre fedele in tutte le fortune del padrone", come disse di lui Alessandro VII, del quale pare godette il favore, e attese con maggior lena ai suoi prediletti studî. Fu accademico dei Lincei e della Crusca, amico di quasi tutti gli uomini celebri del suo tempo (il Tassoni lo nomina nel canto XI della Secchia rapita) e protesse largamente letterati ed artisti, tra i quali il celebre Poussin. Adunò una scelta biblioteca, molti oggetti rari e curiosi, ritratti, stampe, medaglie, epigrafi, marmi antichi. Del suo viaggio a Parigi lasciò un diario con descrizioni della corte di Enrico IV, con osservazioni spesso piccanti su usi e personaggi. Disgraziatamente la sua biblioteca, accresciuta dal fratello Carlo Antonio e passata alla famiglia Albani e ai Castelbarco di Milano, fu verso la metà del secolo scorso acquistata dalla Prussia e perì in mare; solo una parte fu salvata dal principe Emanuele dal Pozzo della Cisterna e si trova nel suo archivio di Torino. I disegni passarono in Inghilterra e il Museo andò disperso al principio del sec. XIX.
Opere: Diario del viaggio a Parigi, Biblioteca Barberiniana, Roma, cod. 2870.
Bibl.: G. Lumbroso, Sulla vita di Cassiano Dal Pozzo, Torino 1875; C. Dati, Delle lodi del Comm. Cassiano Dal Pozzo, Firenze 1664; id., Prose fiorentine, Venezia 1851, parte 1ª, IV, p. 77; O. Premoli, in Arcadia, 1918.