CASTELFRANCO dell'Emilia (A. T., 24-25-26)
Comune che fino all'aprile del 1928 ha fatto parte della provincia di Bologna, poi ne è stato distaccato ed è stato riunito alla vicina provincia di Modena con la quale confinava per largo tratto. Il capoluogo sorge a 42 m. s. m., sulla Via Emilia, e ha 2925 ab.: ha l'aspetto di una borgata che trae dalla terra ogni sua ricchezza, quindi appare prosperoso e sempre in progresso. Il comune di Castelfranco (103,13 kmq.) si stende tutto in piano e la Via Emilia lo divide in due parti quasi uguali. Tutto il territorio del comune ha condizioni stratigrafiche atte a dare, più di qualunque altra zona dell'Emilia, acque salienti: vi si notano 59 sorgenti, le quali, insieme coi pozzi trivellati, forniscono circa 40.000 mc. di acqua al giorno; e dal comune di Castelfranco partono acquedotti destinati a distribuire acqua potabile alle zone del Ferrarese. La fertilità dei terreni che costituiscono il comune è notevole e il commercio intenso. Non mancano le industrie (fabbriche di burro e formaggi, di salumi e di paste alimentari, mulini e poi maglierie, filature di canapa, canapifici, e altre minori). Gli abitanti sono 17.115, dei quali 4468 nel capoluogo e in altri 5 piccoli centri, gli altri nelle case sparse.
Storia. - Da modesto borgo fu innalzato a dignità di luogo fortificato (onde il nome di Castrum francum) nel principio del sec. XIII, da parte del comune bolognese per difendersi contro i Modenesi. Sorse presso il luogo ove era anticamente il Forum Gallorum, nelle cui vicinanze Ottaviano sconfisse Antonio (43 a. C.). Appartenne sempre ai Bolognesi salvo qualche breve possesso, di Passerino Bonaccolsi dopo la sconfitta di Zappolino del 1325, e di Bernabò Visconti nella seconda metà del sec. XIV. Urbano VIII nel 1628 dispose che si costruisse, poco distante da Castelfranco, dalla parte del fiume, un grande e ben munito fortilizio, detto, da lui, Forte Urbano, uno dei più notevoli e temuti di quel secolo; e nello stesso tempo fece abbattere le inutili mura che ancora cingevano Castelfranco, consentendogli così maggior respiro e facilitandone lo sviluppo commerciale.
Bibl.: A. Bacchi, Notizie istorico-artistico-biografiche sopra Castel Franco e la sua Comune, Bologna 1844.