Castiglia
Regione storica e geografica della Spagna centrosettentrionale. Il nome di C., per indicare un’entità politica, appare soltanto nel sec. 9° d.C. Prima i territori che ora la compongono erano distribuiti fra la Hispania citerior e la Hispania ulterior; poi, negli ultimi secoli dell’impero romano, erano parte delle province Tarraconensis, Carthaginiensis, Lusitania, Baetica e Gallaecia. Occupata dai visigoti, fu conquistata dagli arabi e fece parte dell’emirato di Cordova. I re delle Asturie, che vi penetrarono ben presto, vi crearono, per fronteggiare gli arabi, castelli assai numerosi (donde il nome della regione), affidati a signori feudali sui quali si venne affermando il conte di C., che ben presto si contrappose ai re di Asturia-León come fece appunto il conte Fernando Gonzáles (927-968). Nel 1032 lo stesso re di León, convalidando una situazione già esistente di fatto, creò re di C. il conte Ferdinando, il quale, nel 1037, poté entrare in possesso anche del regno di León. Alla sua morte (1065), l’unità parve distrutta essendosi i suoi figli divise le varie regioni (C., León, Galizia ecc.). Ricostituitasi l’unità nel 1073 con Alfonso VI, la C. divenne rapidamente la regione più importante del regno: il fortunato svolgimento della lotta contro gli arabi, che portava sempre più a S i confini dello Stato, con la conquista della valle del Tago fino a Lisbona e dei territori oltre la Sierra di Guadarrama (la Nuova C.), sostituirono al vecchio centro, León, quello della C.: nel 1085 infatti la capitale fu trasferita da León a Toledo. Diviso ancora una volta alla morte di Alfonso VII (1157) tra i suoi figli, il regno di León e di Castiglia fu definitivamente riunito nel 1230. Ma nonostante la vittoria sugli arabi, la C. fu travagliata da gravi lotte, prevalendo alcune grandi famiglie (i conti di Lara, di Castro ecc.) e gli ordini cavallereschi (di Alcántara, di Calatrava ecc.) sulla corona, priva dell’appoggio di una forte borghesia, e indebolita inoltre da contrastate successioni e dalla frequente minaccia dei regni finitimi d’Aragona e Navarra. La monarchia uscita da una crisi tremenda, che parve annientarla, con Enrico II di Trastamara (1368-79), toccò il punto più basso con Enrico IV l’Impotente (1454-74), zimbello dei suoi cortigiani; ma contro la successione di Giovanna la Beltraneja, supposta figlia del re, prevalse Isabella (1474-1504) sorella del re stesso, sostenuta dal marito Ferdinando d’Aragona. Con Isabella la storia della C. diventa storia della Spagna. Nel 1983, secondo quanto previsto dalla Costituzione del 1978, il territorio della regione storica della C. è stato diviso in tre regioni, cioè quelle di C.-León (capol. Valladolid) e di C.-La Mancha (capol. Toledo) e la regione urbana di Madrid, che hanno ottenuto lo status di comunità autonome.