CASTIGLIONCELLO
Antiquarium. - Istituito nel 1912 raccoglie materiali e corredi tombali provenienti in massima parte dalle necropoli scoperte (1903) nell'ampliamento della Piazza di C. e (1905-1908) nella costruzione della stazione ferroviaria, oltre ad oggetti affluitivi successivamente da scavi e trovamenti della zona.
I corredi delle circa 300 tombe esposti in grandi vetrine o conservati in magazzino, documentano un arco di tempo fra il III e il I sec. a. C. Le tombe generalmente costituite da una cassetta di embrici, coperta talvolta con una lastra di pietra, contenevano il cinerario e il corredo funebre. Una tomba tipica completa è ricostruita presso la porta. Gli ossuari sono prevalentemente olle in terracotta grezza coperte da un piatto; i corredi comprendono ceramiche a vernice nera di varie forme, vasi di terracotta (anforette, brocchette, piattelli, balsamarî fusiformi), strumenti in bronzo e rame (specchi, strigili, colini, vasetti) e raramente in ferro. Nei più antichi si nota qualche raro vaso figurato tardo etrusco. Fra gli oggetti più interessanti sono una oinochòe a figure rosse con tre teste muliebri (tomba xi), due coppe calene marcate R. Gabinius e L. Canuleius, e sette vasi cilindrici di argilla figulina con decorazione tipica in rosso, di fabbrica iberica.
Dai pressi di C. (Villa Patrone e Villa Coppi) vengono due stele in marmo campigliese esibenti in bassissimo rilievo una figura di guerriero con grande scudo (III-II sec. a. C.) e un'urna in alabastro di tipo volterrano con rappresentazione del ratto di Elena. Dalla vicina Querceto viene la grande ara cilindrica in pietra silicea decorata a rilievo con festoni, protoini bovine, gorgonèion e cani, arte locale del I sec. a. C.
Bibl.: E. Riesch, in St. Etr., XVI, 1942, pp. 517; XVII, 1943, pp. 463-485; Not. Sc., 1924, p. 157 ss.; 1958, p. 57 ss.; N. Lamboglia, in St. Liguri, XX, 1959, p. 117 ss. (vasi iberici).