CASTRUM TRUENTINUM (o Trentum; etnico Truentinates)
Ricordato dalle fonti come antico insediamento dei Liburni (Plin., Nat. hist., iii, 4, 13, 110), alla foce del fiume Truentus (odierno Tronto), dovette avere, per la sua posizione, un'importanza commerciale che si accrebbe quando, tracciata la via Salaria, venne a trovarsi al suo sbocco sull'Adriatico.
Fu ricordato durante le guerre civili come uno dei centri occupati da Cesare (Cic., ad Att., 8, 12 b); fu menzionato dai geografi (Strabo, v, 4, 2; Mela, ii, 4, 65); da Silio Italico (8, 433) e dagli Itinerarî (It. Ant., 101, 308, 313; Tab. Peut.; C.I.L., ix, p. 479); l'ager Truentinus fu diviso da Augusto (Liber Col, p. 226). Al ricordo delle fonti tuttavia non fa riscontro alcuna testimonianza archeologica precisa, tanto che le ipotesi di una sicura ubicazione (generalmente supposta alla destra del Tronto, presso Colonnella), restano piuttosto vaghe e finora non confermate.
Bibl.: C.I.L., IX, p. 492; Smith, Dictionary of Greek and Roman geography, s. v., p. 564; H. Nissen, Italische Landeskunde, Berlino 1902, II, p. 388; H. Philipp, in Pauly-Wissowa, VII, A i, 1948, c. 701 ss., s. v. Truentum; K. J. Beloch, Röm. Geschichte, Berlino-Lipsia 1926, p. 555; N. Persichetti, La via Salaria nel circondario di Ascoli Piceno, in Bull. Inst., 1904, p. 303 ss.; N. Alfieri, in Athenaeum, 27, 1949, p. 132; P. Bonvicini, in Rend. Acc. Lincei, 1951, p. 21.