casuale
. Da casualis, della tarda latinità: " che dipende dal caso ", " accidentale ", " fortuito ". Nell'unica occorrenza di Pd XXXII 53 Dentro a l'ampiezza di questo reame / casüal punto non puote aver sito, / se non come tristizia o sete o fame, la voce ha senso proprio. Nell'Empireo non può aver sito nulla di c., essendo tutto predisposto dalla sapienza divina secondo la legge eterna della giustizia.
L'Ottimo commenta: " E dice prima che casuale punto non puote essere in quello reame conciosiacosa ch'elli ha provvido e discreto rege, ma ciò è, però che 'l predetto re ha proveduto di volere aggregare questo suo reame, ed ha diterminato il numero e chi elli vuole che siano li eletti. La quale provvisione è tanto alta che intelletto umano senza rivelazione non puote ad essa montare. E però l'uomo giudica quella cosa essere a caso della quale elli non conosce la prima cagione ".
Col significato di " casualmente ", " per caso ", cfr. casualiter e casu, in VE II IV 1, 3.