CATAONIA
. Regione dell'Asia Minore antica, situata a S. della Cappadocia e confinante a SE. con la Commagene. Bagnata dal corso superiore del Saro e del Piramo, essa si stendeva secondo Strabone tra il versante nord del Tauro, le pendici settentrionali del monte Amano e l'Antitauro, nel quale si trovava Comana. Anche l'Acilisene, territorio armeno, sarebbe stata abitata secondo Strabone da Cataoni. Tolemeo attribuiva alla Cataonia, estendendola assai più a occidente, le città di Cabasso, Tinna, Tiralli, Gibistra, Claudiopoli, Dalisando, Podiando, Comana di Cappadocia. Mopsucrene, Tanadaride, Leandide. Gli abitanti erano di stirpe e di lingua diverse da quelle dei Cappadoci; tra gli studiosi moderni alcuni considerano i Cataoni come Arî, altri come Hittiti. Durante l'età persiana la Cataonia rimase unita con la Cilicia; passò poi sotto il dominio di Datame (circa 375 a. C.), e costituì una iparchia. Dopo la conquista di Alessandro la Cataonia tornò a essere unita con la Cilicia. In seguito, per opera di Seleuco I, fu unita al regno di Siria (286 a. C.), e dai Seleucidi passò poi sotto Ariarate III di Cappadocia. Fu perciò una delle dieci strategie in cui era divisa la Cappadocia e tale rimase anche in epoca romana al tempo di Antonino Pio. Con Diocleziano fu unita all'Armenia Minore e successivamente (circa 386) all'Armenia II; finalmente sotto Giustiniano venne unita all'Armenia III (536).
Bibl.: Ruge, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl. d. class. Altertumswiss., X, col. 2478 seg.; Waddington, in Bull. de Corr. Hell. VII (1883), pp. 127, i; 129, 3; J. Beloch, Griech. Gesch., 2ª ed., IV, ii, Berlino 1927; E. Meyer, Die Grenzen der Hellenistischen Staaten in Kleinasien, Zurigo e Lipsia 1925, pp. 7, 28, 120.