catching-up
Termine usato nelle teorie di crescita economica per indicare l’ipotesi secondo cui i Paesi più poveri mostrano tassi di crescita più alti dei Paesi più ricchi, raggiungendo nel tempo il loro stesso livello di PIL pro capite (➔ anche convergenza).
L’ipotesi di c.-u. deriva dai modelli di crescita ispirati dal lavoro dell’economista R. Solow alla fine degli anni 1950. In essi il livello di tecnologia determina la produttività di un Paese, ovvero il grado in cui vengono sfruttati le risorse economiche di lavoro e il capitale (i Paesi più poveri sono tali perché dispongono di tecnologie meno avanzate di quelle usate dai Paesi più ricchi). Viene inoltre ipotizzato che l’uso della tecnologia abbia rendimenti di scala decrescenti (➔ anche scala, rendimenti di) e che la conoscenza tecnologica possieda le proprietà di un bene pubblico (➔). I Paesi meno sviluppati riescono quindi nel tempo non solo a sfruttare le opportunità del progresso tecnologico mondiale, ma anche a trarne, visti i rendimenti per essi più alti, maggiori possibilità di crescita.
Il termine c.-u. acquistò popolarità agli inizi degli anni 1980 e divenne tema di un acceso dibattito fra economisti, a seguito di analisi empiriche che non fornivano evidenza sufficiente per corroborare l’ipotesi di convergenza, come invece sostenuto dalla teoria del c.-u., in quanto i Paesi più poveri non sembravano mostrare tassi di crescita più alti e risultavano divergere piuttosto che convergere. Le risposte a questo paradosso sono differenti: da una parte gli economisti dello sviluppo endogeno introducono il concetto di convergenza condizionale e considerano il capitale umano di un Paese uno dei fattori chiave della crescita (l’ipotesi di c.-u. risulta valida solo per Paesi che mostrino un determinato livello di capitale umano); altri economisti sottolineano, invece, come il progresso tecnologico non sia né automatico né soggetto a rendimenti decrescenti, per cui Paesi che rimangono indietro dal punto di vista tecnologico rischiano di vedere aumentare, piuttosto che diminuire, le differenze con quelli sviluppati.