Gianfigliazzi, Catello
Il personaggio di If XVII 59-60 (v. GIANFIGLIAZZI) è stato identificato dal Luiso, dopo accurate ricerche (cfr. " Bull. " XVII [1910] 148), in C. di Rosso G., il quale, col fratello Gianfigliazzo e un cugino, fece il prestatore in Francia e quindi, tornato in patria, fu armato cavaliere. Ebbe in moglie una certa " domina Aldombrandesca vocata... Deccha " da cui ebbe un figlio Giovanni, frate minore, che era già morto nel 1306, una figlia Giovanna, sposa a un certo Monte di Guccio, e probabilmente un " ser Dionisius notarius ". Nel 1298 C. risulta già morto, mentre la moglie visse oltre il 1306; le condizioni della famiglia non dovevano essere particolarmente floride, se nel 1302 il figlio Giovanni rinunciò all'eredità paterna in quanto riteneva " sibi esse dapnosam et honerosam potiusquam lucrosam ". L'identificazione avanzata dal Luiso fu accettata dal Passerini nel suo commento e integrata con ulteriori documenti dal Barbi (cfr. " Bull. " XXV [1918] 51).