catena del valore
caténa del valóre locuz. sost. f. – Concetto introdotto e utilizzato dall’economista Michael E. Porter della Harvard business school per teorizzare una metodologia di indagine basata sul concetto di vantaggio competitivo dell’impresa in un contesto dinamico di mercato (competitive advantage). Punto di partenza dell’analisi di Porter è che la complessa razionalità degli attori economici che sviluppano strategie non è quasi mai riassumibile in modelli semplici, astratti e universali, quali quelli delle cosiddette strutture di mercato (concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica, oligopolio, ecc). Questi modelli, infatti, non bastano a spiegare la diversità di un'impresa dalle altre in quella attività che è cruciale per la produzione di valore, e cioè nell'azione strategica per la generazione, conservazione e sviluppo del vantaggio competitivo. Tali azioni strategiche vanno ricondotte agli specifici legami tra le unità organizzative stabiliti da ciascuna impresa che servono a comporre i diversi cicli produttivi e che possono essere rappresentati e analizzati attraverso la catena del valore, al cui interno si possono distinguere, da un lato le attività primarie (logistica in entrata, attività di produzione, logistica in uscita, marketing, assistenza al cliente), che identificano il flusso dei materiali nella trasformazione fino al consumo finale, e dall’altro i processi a supporto (servizi generali, gestione delle risorse umane, sviluppo tecnologico, approvvigionamenti), che identificano invece i compiti di acquisire, o sviluppare, le risorse cui fa ricorso l'impresa (il lavoro, la tecnologia, le materie prime, i semilavorati, ecc.), nonché le tecnologie per la loro gestione. La rappresentazione della catena del valore permette di comprendere come la generazione del valore economico non sia fenomeno che possa determinarsi in un anello isolato della catena, ma richieda il coordinamento e il concorso di tutte le unità interne ed esterne a essa, le quali producono un vantaggio competitivo in forza della loro complementarietà. Un tale ambiente competitivo dell'impresa appare estremamente complesso; esso è infatti formato da numerosi operatori autonomi e interdipendenti che si situano lungo una catena del valore, dando luogo a un tessuto di relazioni molto differenti, che spaziano dalla cooperazione alla concorrenza.