CASCATE, Catena delle (A. T., 121-2, 138-9, 140-1)
Si estende da N. a S. per circa un migliaio di km. - press'a poco parallelamente al Pacifico da cui dista in media circa 200 km. - dal confine canadiano alla California settentrionale, fra le Rocciose, l'altipiano della Columbia e il Gran Bacino a E., e a O. il solco segnato dal Pouget Sound, il Willamette e il Sacramento, che la separa dalla Catena Costiera (Coast Range). La catena vien fatta terminare a N. al Fraser, oltre il quale, sebbene l'evoluzione geologica sia stata identica (almeno fino all'Eocene), il sollevamento terziario presenta intensità molto minore; a S. la separazione dalla Sierra Nevada è poco evidente: di solito si sceglie come confine il ramo settentrionale (North Fork) del Feather R. e il massiccio del Lassen Peak, o anche il M. Shasta, che è però circa 2° più a N.
Orograficamente compatta, la Catena delle Cascate risulta di uno zoccolo in prevalenza cristallino, già ridotto a penepiano in epoca preterziaria, poi sollevato e sottoposto in più riprese a intense azioni endogenetiche (vulcanismo), che ne alterarono, con riempimenti ed espandimenti, l'originaria topografia, le cui forme particolari si vennero determinando più tardi, massime come conseguenza del glaciale, che vi ha lasciato dovunque tracce profonde. Gli apparati eruttivi, che formano le vette più elevate (M. Rainier 4391 m., M. Shasta 4383 m., M. Adams 3751 m., M. Hood 3421 m., M. Baker 3277 m., M. Jefferson 3221 m.), ammantandosi di nevi e conferendo al sistema, col loro svelto profilo, una nota di originale bellezza, ne rappresentano, in fondo, solo un elemento morfologico accessorio. Più notevole è invece l'uniformità dell'antica superficie di peneplanazione, ben riconoscibile attraverso il modellamento operato nei più recenti cicli erosivi, e che pure non esclude una certa complessità di struttura. Il settore settentrionale, dove la catena assume la sua massima ampiezza (150 chilometri), consta di una serie di creste parallele (Hozomeen, Skagit, Okanogan M.) separate da incisioni profonde: molto più attiva che non appaia dai numerosi, ma piccoli apparati attuali (i più grandi, sul Rainier e sullo Shasta non oltrepassano i 20 chilometri), dovette essere l'azione dei ghiacciai pleistocenici, cui è dovuto il carattere aspro e deciso del rilievo nelle zone più elevate. Queste perciò ricordano localmente le nostre Alpi. Dove l'ampiezza della catena si riduce, il Columbia la intaglia con una lunga gola epigenetica - l'antecedenza, che risale al Terziario, è comune ad altre incisioni della stessa catena (Skagit, Fraser) -: appunto da questo solco, da cui il fiume esce con una serie di rapide (Dalles), ha preso nome l'intero sistema. Più a S. il baluardo si fa più impraticabile, flettendo leggermente verso E. Sui confini della California lo Shasta domina di oltre 2500 m. il piatto imbasamento su cui sorge, sollevando la mole nevosa (limite delle nevi 2400 m.) sull'altipiano tutto cosparso di crateri e di caldere in parte riempiti da laghi: famoso fra tutti quello detto, appunto, Crater Lake (1082 m. s. m.; profond. m. 618), in cui è del pari evidente l'azione glaciale. Dei vulcani attivi l'eruzione più recente si ebbe nel 1914-15, dal Lassen Peak; il Baker si fece vivo sovente nel secolo scorso.
Al versante orientale della catena, caratterizzato da bacini alluvionali con strette e tortuose gole intagliate attraverso le pieghe da cui sono delimitati i bacini stessi (pieghe ritenute posteriori alla peneplanazione), fa riscontro, a O., una topografia con valli d'erosione normale, di forme tipicamente mature: il contrasto trova ragione nella diversità delle condizioni climatiche e quindi della vegetazione, essendo stepposo il fondo dei bacini orientali, mentre magnifici boschi di conifere coprono il pendio opposto battuto dagli umidi venti del Pacifico. Queste foreste rappresentano anche la maggior ricchezza della catena, maggiore anche di quelle del sottosuolo (carbone): alla loro protezione tendono le numerose riserve (parchi) che vi sono state istituite, e che negli ultimi anni sono divenute meta d'un intenso movimento turistico. La viabilità è favorita da ben sei ferrovie trasversali, tutte costrette (salvo quelle che seguono il Columbia) a superare la barriera montuosa per mezzo di tunnels: il più lungo, detto Cascade Tunnel, sulla Great North Pacific R., tra Merritt e Scenic Wash. (12,8 km.) è anche il più lungo di tutto il continente.
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