catena di montaggio
di montaggio Sistema di produzione costituito da un nastro, definito nastro trasportatore, sul quale scorrono parti componenti o semilavorati secondo tempi prefissati e sincronizzati. L’assemblaggio è compiuto nelle stazioni di montaggio distribuite lungo la catena e presidiate da uno o più lavoratori.
Le prime c. di montaggio, basate sui principi dell’organizzazione scientifica del lavoro (➔ Taylor, Frederick), furono introdotte da H. Ford nell’omonima fabbrica di automobili a Detroit tra il 1913 e il 1914. Si trattò di una vera e propria rivoluzione nell’organizzazione della produzione e del lavoro, che assicurò notevoli vantaggi per le imprese. Da un lato, per far funzionare la c. di montaggio si rese necessario standardizzare sia il processo sia le parti componenti, con impatti positivi in termini di riduzione dei tempi di produzione; dall’altro, la divisione del processo in fasi molto brevi e la semplificazione delle singole operazioni permisero di ottimizzare il lavoro degli addetti alla catena. ● Questo sistema di produzione non fu esente da critiche, soprattutto in rapporto all’alienazione che i lavoratori ne derivavano a causa della parcellizzazione e della ripetitività del lavoro. Nel corso della seconda metà del 20° sec., sono comparse altre configurazioni tecnico-produttive, quali l’isola di montaggio, la cella di montaggio e la cella di assemblaggio, che tentano di coniugare i vantaggi della standardizzazione del processo con stazioni di lavoro non più attribuite a una sola persona, ma composte da più operai che svolgono una parte significativa del processo produttivo, con maggiore autonomia e maggiori interazioni sociali.