CATERATTA o Cataratta (dal lat. cataracta, e questo dal gr. καταράκτης "cosa che precipita" e quindi anche "cascata di acqua"; fr. cataracte; sp. catarata; ted. Schleuse; ingl. cataract)
Nome con cui si suole designare qualunque chiusa, destinata a trattenere o a frenare il corso delle acque; indica altresì una cascata d'acqua nel decorso d'un fiume (v. cascata). Della cateratta nel primo senso si fa cenno espressamente nella famosa lettera di Plinio a Traiano (Ep., X, 69), in cui sono esposti i varî mezzi utili ad impedire lo svuotamento d'un lago, e di essa fa menzione Rutilio Namaziano (Itin., I, 481) a proposito delle saline di Volterra. Una figurazione schematica, per mezzo dei due montanti della chiusa, è riprodotta su uno dei bassorilievi dell'arco di Settimio Severo in Roma. Spesso questi sbarramenti servivano a costituire i bacini e le grandi riserve d'acqua, soprattutto nei paesi a regime d'acqua molto variabile come l'Africa settentrionale; ne sono un esempio le cateratte che davano acqua ai bacini di Khamissa in Algeria.
Per la cateratta nell'idraulica moderna, v. idraulica; idrotecnica.
Bibl.: P. Gauckler, Enquête sur les install. hydraul. romaines en Tunisie, Tunisi 1897-1904; L. Carton, Essai sur les trav. hydraul. rom. dans le Sud de la Tunisie, in Bull. Arch. Comté, 1888, pp. 438-465; H. Saladin, Rapp. de mission, in Arch. d. Miss., 3°, XIII; S. Gsell e C. A. Joly, Khamissa, Algeri 1914.