PERCOTO, Caterina. - Scrittrice e moralista friulana, nata a S. Lorenzo di Soleschiano sul Natisone (Udine) il 19 febbraio 1812, morta ivi il 15 agosto 1887. Di nobile famiglia, che aveva dato al Friuli giurisperiti, letterati, artisti e un celebre missionario, visse nel villaggio natale, dedita alle cure familiari e al bene degli umili, onde fu detta, da P. Valussi, "la contessa contadina".
La sua attività letteraria, cominciata nel 1844 sulla Favilla di Trieste, e tosto confortata da F. Dall'Ongaro, è costituita quasi esclusivamente di novelle campestri e di schizzi dal vero, sia in italiano sia in friulano. Le sue venti prose friulane, gran parte delle quali rinarrazioni artistiche di novelline popolari, sono, nella loro gracilità, di una freschezza e di una squisitezza che a N. Tommaseo parvero del tutto greche. Non prive, invece, d'ingenuità e di difetti, sia d'invenzione sia di forma, le più ampie e numerose novelle in italiano, sebbene di più ricco contenuto narrativo e specchio più compiuto di quella sana popolazione rurale. Ma le sue cose migliori in italiano sono certo alcuni profili psicologici, senza sottostruttura di casi narrati, alcuni racconti nudi nudi, quasi "testimonianze" di fatti reali, come quelli che ritraggono gli orrori della reazione austriaca del 1848, e alcune narrazioni apertamente o velatamente autobiografiche. Caratteristica delle sue cose migliori è un delicato connubio di realtà e di moralità, che le salva dal moralismo e dal sentimentalismo romantico.
Ed. principale delle Novelle quella genovese, in 2 voll., del 1863. Tutti gli Scritti friulani a cura di B. Chiurlo (Udine 1929).
Bibl.: Sulla vita e l'attività della P. in generale: J. Bernardi, in Atti R. Istituto veneto, VII, s. 6ª, 1889; P. Valussi, in Atti dell'Accademia di Udine, 1887-1890; E. Minelli, C. P., Udine 1907. Sulle novelle italiane, più particolarmente: G. Brognoligo, in Rassegna Nazionale, ottobre 1919; sulle prose friulane, P. Bonini, in Pagine Friulane, I (1888) e B. Chiurlo, Gli scritti friulani di C. P., studio premesso all'ed. cit.