CATETOMETRO (dal gr. κάϑετος "perpendicolare" e μέτρον "misura")
Strumento di grande precisione, usato per misurare la differenza d'altezza tra due punti. È formato da un pesante treppiede a viti calanti (v. fig.) nel cui centro è fissata una robusta colonna c, girevole attorno a un asse verticale. Lungo questa colonna scorrono, con dolce fregamento, due pezzi metallici di forma opportuna, uniti tra loro mediante una vite micrometrica v; uno di essi porta un cannocchiale a provvisto di reticolo e d'una sensibile livella a bolla d'aria b; l'altro - chiamato slitta - può essere fissato in qualsiasi punto della colonna mediante una vite di pressione. Per rendere più facile la corsa di questi due pezzi lungo la colonna, lo strumento è talora provvisto di un contrappeso, collegato ai pezzi mobili mediante un nastro d'acciaio riflesso su di una carrucola. Quando la vite di pressione è allentata, la slitta, e con essa il cannocchiale, può compiere ampî e rapidi spostamenti lungo la colonna; bloccando invece la vite di pressione della slitta, e manovrando la vite micrometrica, si può spostare lentamente il pezzo che porta il cannocchiale verso l'alto o verso il basso. Il cannocchiale stesso, e la livella a esso solidale, possono inoltre farsi rotare in un piano parallelo all'asse della colonna, mediante una seconda vite micrometrica. Sulla colonna verticale è incisa accuratamente una graduazione in millimetri o mezzi millimetri, mentre il pezzo mobile a cui è fissato il cannocchiale porta inciso un nonio, che consente l'apprezzamemo del decimo o più spesso del cinquantesimo di millimetro, e talora anche del centesimo.
Prima di eseguire le misure col catetometro, è necessario fare in modo che siano soddisfatte le seguenti condizioni: 1. l'asse di rotazione della colonna deve essere verticale; 2. l'asse geometrico del cannocchiale deve essere orizzontale; 3. l'asse ottico del cannocchiale deve coincidere con l'asse geometrico. Queste condizioni possono soddisfarsi, con l'aiuto della livella b, manovrando opportunamente le viti calanti del treppiede, nonché le viti di rettifica della livella, e spostando il reticolo del cannocchiale. Per misurare la differenza d'altezza tra due punti, basta allora collimare successivamente i due punti, leggendo ogni volta, sulla graduazione, la posizione dello zero del nonio; e poi calcolare la differenza tra i risultati delle due letture.