Hessling, Catherine
Nome d'arte di Andrée Madeleine Heuchling, attrice cinematografica francese, nata a Moronvilliers (Marne) nel 1899 e morta a Parigi il 4 ottobre 1979. Bellezza 'classica', elegante e formosa, era un'attrice straordinariamente fotogenica, dalla sensualità magnetica e tuttavia morbida, mai gelida. Moglie di Jean Renoir, fu l'interprete principale dei suoi primi film, dei quali il regista stesso confessò: "se hanno un valore, ciò è dovuto solo all'interpretazione di C.H., un'attrice fantastica, persino troppo fantastica per essere accettata dai timidi commercianti francesi" (Renoir 1938; trad. it. p. 116).Di famiglia alsaziana, nel 1917, durante la Prima guerra mondiale, fuggì dal villaggio natio nella Champagne, occupato dalle truppe tedesche, e si rifugiò in Provenza, dove divenne la modella preferita del pittore A. Renoir. Alla sua morte, avvenuta nel 1919, dal 1920 al 1930 la H. fu la moglie del figlio Jean. Debuttò nel cinema in Catherine (1924, uscito nel 1927 con il titolo Une vie sans joie) di Albert Dieudonné, di cui Renoir era produttore e soggettista. Per quest'ultimo recitò in La fille de l'eau (1924) e Nana (1926), tratto dal romanzo di é. Zola, e nei cortometraggi Charleston, noto anche come Sur un air de charleston (1927), e La petite marchande d'allumettes (1928), diretto insieme a Jean Tédesco. Sono film in cui la H., oggetto di una forte ricerca formale che ne esalta le qualità plastiche e virtuosistiche, fornisce interpretazioni ricercate e fortemente stilizzate, al limite del preziosismo e del grottesco, che Renoir definì "una specie di pantomima […] che guardava più alla danza che al cinema" (Renoir 1974; trad. it. p. 46).
Gli altri registi con cui lavorò ottennero dalla H. toni più contenuti e riflessivi. L'attrice è così una figura solare in En rade (1927) di Alberto Cavalcanti, di cui interpretò, al fianco di Renoir, anche Yvette (1928), tratto dal racconto di G. de Maupassant, e i cortometraggi La p'tite Lili (1928) e Le petit chaperon rouge (1929), che fu il suo primo film sonoro. Con Renoir recitò anche in Die Jagd nach dem Glück (1930) di Carl Koch e Lotte Reiniger, girato in Germania. La separazione dal marito e l'avvento del sonoro in pratica posero fine alla sua carriera. Gli anni successivi la videro infatti lavorare, in piccole parti, in tre soli film, Coralie et Cie (1933) di Cavalcanti, Du haut en bas (1933) di Georg W. Pabst, e Crime et châtiment (1935; Delitto e castigo) di Pierre Chenal, nel quale offrì una delle sue interpretazioni migliori, di grande sensibilità e sicurezza.
J. Renoir, Souvenirs, in "Le point", décembre 1938 (trad. it. in La vita è cinema: tutti gli scritti 1926-1971, a cura di G. Grignaffini, L. Quaresima, Milano 1974); J. Renoir, Ma vie et mes films, Paris 1974 (trad. it. Venezia 1996); V. Martinelli, Le dive del silenzio, Recco-Genova 2001, pp. 130-31.