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CATONE UTICENSE

di K. Fittschen - Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)
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Vedi CATONE UTICENSE dell'anno: 1959 - 1994

CATONE UTICENSE (v.vol. II,p.434)

K. Fittschen

Anche se si è formata un’opinione piuttosto diffusa sul fatto che il busto bronzeo, rinvenuto nel 1944 a Volubilis nella «Maison à la mosaïque de Venus» e che reca sul lato inferiore la scritta intarsiata in argento del cognome «Cafo», raffiguri M. Porcio C., «l’ultimo repubblicano», ci si è ben presto accorti che il busto non poteva risalire all’epoca di C. (95-46 a.C.) né a un periodo immediatamente successivo: per la forma, infatti, esso può essere datato al massimo all’epoca tardo-flavia o addirittura a quella traianea.

Questa considerazione di per sé non contraddice la sua identificazione: anzi, è naturale che il ricordo del difensore della libertà repubblicana fosse vivo proprio in quel periodo. Di maggior gravità è la constatazione che la testa stessa non concorda con quanto ci si potrebbe attendere da un ritratto d’epoca tardo-repubblicana. I capelli della fronte, pettinati in avanti, non sono un tratto caratteristico dell’epoca anteriore a Claudio e sono acconciati secondo una moda diffusa proprio nei periodi flavio e traianeo. Da ciò si può dedurre o che un prototipo databile intorno all’anno o a.C. sia stato così ampiamente «interpretato» nello stile dell’epoca dei copisti che della forma originaria non è rimasta quasi più traccia, o che non si tratti affatto di C. Uticense bensì di un ignoto Catone del tardo I sec. d.C.

In quest’ultimo caso sarebbe del tutto plausibile che il proprietario della casa, che nel III sec. d.C. ha posto questo busto insieme a quello del re Giuba TI nella sua dimora, abbia identificato il ritratto con quello del più celebre C. Uticense.

Una serie di altri ritratti a tutto tondo sono stati messi in relazione con il bronzo di Volubilis. Nessuno di questi (Firenze, Museo Archeologico; Napoli, Museo Nazionale: da Pompei; Parigi, Louvre; Castle Howard) può considerarsi replica del busto di Volubilis; e neanche tra di loro vi è un rapporto di derivazione. L’unico tratto che li unisce è il grosso naso ricurvo e l’attaccatura orizzontale dei capelli sopra la fronte. Appare molto discutibile considerare tali dati sufficienti per riconoscere in queste teste la medesima persona. Lo stesso vale anche per il tentativo fatto da A.-K. Massner di identificare il ritratto di un uomo più anziano, quale appare sui coni del magister monetalis Numonio Vaala dell’anno 43 a.C., come quella di C. Uticense. Anche qui il tratto unificante è soltanto il grosso naso ricurvo; l’attaccatura dei capelli sulla fronte e le indicazioni di età però non coincidono e suggeriscono una diversa identificazione. La stessa obiezione può essere avanzata per le raffigurazioni su gemme secondo la proposta avanzata da M.-L. Vollenweider. Completamente da escludere è l’identificazione indicata da E. Zwierlein-Diehl tra le raffigurazioni su gemme che ritraggono un uomo con calvizie pronunciata e in gesto oratorio e il personaggio raffigurato nel busto di Volubilis. Malgrado l’impossibilità di riconoscere C. Uticense nel busto di Volubilis, resta comunque aperta la possibilità di una sua identificazione sulle gemme, ma per altra via.

Bibl.: Per il busto in bronzo da Volubilis: Ch. Boube-Piccot, Les bronzes antiques du Maroc, I, La statuaire, Rabat 1969, pp. 76-82, n. 2, taw. VII-XII (con bibl. prec.). - Altre identificazioni: H. Jucker, A Republican Ancestor of the Empress Domitia Longina, in Apollo, 1976, pp. 350-357, in part. p. 352 s., note 14-20, figg. 12-15; J. M. C. Toynbee, Roman Historical Portraits, Londra 1978, p. 39 ss., figg. 38-39; A.-K. Massner, Bildnisangleichung. Untersuchungen zur Entstehungs - und Wirkungsgeschichte der Augustusporträts (43 v. Chr. - 68 n. Chr.) (Das römische Herrscherbild, IV), Berlino 1982, p. 19 ss., tavv. VII, VII a, X-XI; L. Giuliani, Bildnis und Botschaft, Francoforte 1986, p. 325 s., nota 7. - Per il ritratto di Firenze: A. Romualdi, I ritratti romani di epoca repubblicana e giulio-claudia del Museo Archeologico di Firenze, in RM, XCIV, 1987, p. 74 ss., n. 20, tavv. LXVIII-LXX. - Per il ritratto a Castle Howard: Η. Oehler, Foto und Skulptur. Römische Antiken in englischen Schlössern, Colonia 1980, p. 48 s., n.. 3, tav. XXIII. - Per i ritratti monetali di Numonio Vaala: G. Lahusen, Die Bildnismünzen der römischen Republik, Monaco 1989, p. 60 s., tavv. III-IV, pp. 69-72.

Per gemme e paste vitree: E. Zwierlein-Diehl, Gemmenbildnisse des M. Por- cius Cato Uticensis, in AA, 1973, p. 272 ss.; M.-L. Vollenweider, Die Porträtgemmen der römischen Republik, Magonza 1974, p. 136 ss., 87-88, 89, 91 (a tav. LXXVII i ritratti su gemme riferiti a Cesare da Vollenweider, a Catone da Zwierlein-Diehl). - Per la datazione del busto di Volubilis: G. Daltrop, Die stadtrömischen männlichen Privatbildnisse trojanischer und hadrianischer Zeit, Münster 1958, figg. 3, II, 23; A. Giuliano (ed.), Museo Nazionale Romano. Le sculture, I, 9, Roma 1987, p. 162 s., n. R117; p. 168 s., n. r128.

(Κ. Fittschen)

Vocabolario
uticènse
uticense uticènse agg. e s. m. [dal lat. Uticensis]. – Dell’antica città di Ùtica nell’Africa settentr.: Catone Uticense, o l’Uticense, M. Porcio Catone il minore, così detto perché in Utica avvenne la sua ultima resistenza contro Cesare,...
catóne
catone catóne (e più spesso Catóne) s. m. [per antonomasia da Catone il Censore, uomo politico romano (234-149 a. C.), divenuto proverbiale per la sua severità, e insieme anche da Catone Uticense (95-46 a. C.), noto come fiero difensore...
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