cattivo
. Nel valore etimologico di " prigioniero ", in Cv II XII 2 e misimi a leggere quello non conosciuto da molti libro di Boezio, nel quale, cattivo e discacciato, consolato s'avea. Negli altri casi, il valore semantico è assai diverso.
Come suggerisce il Pagliaro (Ulisse 610-611), l'aggettivo ha in D. il senso di " sciagurato ", " abbietto ", che " gli deriva dalla sua origine da diaboli captivus ", in If III 37, dove c. è detto il coro / de lì angeli che non furon ribelli / né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro. Ma Benvenuto rende con ‛ vilis societas ʼ l'espressione dantesca, attribuendo all'aggettivo il senso di " vile " che si deduce dall'atteggiamento degli angeli che nella ribellione di Lucifero non seppero né operare da virtuosi, né da malvagi, ma rimasero neutrali. Tale valore del termine c. era comune (si veda il suo contrario ‛ buono ʼ nel senso di " valoroso ", in Pg XVIII 119) come dimostra il Barbi (" Bull. " XII [1905] 255) che cita esempi in cui c. è usato come sinonimo di " vile ", riferendosi a If III 62 dove il termine è sostantivo, riferito agl'ignavi.
L'aggettivo sembra avere il senso di " misero ", " disgraziato ", " infelice ", in Cv III IV 8 cattivi malnati, riferito agli uomini nati con difetti fisici, i quali si preoccupano di abbellire la loro persona e non di agire onestamente. Lo stesso valore, in dittologia sinonimica con ‛ misero ʼ, in If XXX 16 Ecuba trista, misera e cattiva.
Con una sfumatura di commiserazione mista a simpatia, per " misero ", " poveretto ", c. compare con valore di sostantivo in Fiore CLXXXII 1. Il termine è sostantivato anche in Cv I XI 21 questi cotali sono li abominevoli cattivi d'Italia, che hanno a vile questo prezioso volgare, dove ha lo stesso valore di malvagi uomini che compare nello stesso capitolo, al § 1.
L'alterato diminutivo ‛ cattivello ʼ, con il valore di " triste ", " doloroso ", in Vn XXXI 3 definisce il tono della canzone Li occhi dolenti. Con valore di sostantivo e il senso di " poveretto ", in Rime LXXII 12 Ed eo li dissi: " Che hai cattivello ? ".