cattoprogressista
(catto-progressista), s. m. e f. e agg. Che fa riferimento a un orientamento politico e ideologico progressista di matrice cattolica.
• La roccaforte è l’arcidiocesi retta dal cardinale Dionigi Tettamanzi, la più grande d’Europa, e il megafono è «Famiglia cristiana», l’ammiraglia dell’editoria cattolica (tre milioni di lettori) che da settimane prende di petto governo e Pdl. Dopo la sconfitta elettorale, parte da Milano la «reconquista» dei cattolici di sinistra. «È un’operazione camaleontica, studiata a tavolino ‒ attacca il ciellino Luigi Amicone, direttore del settimanale “Tempi” ‒. Più i catto-progressisti perdono terreno nelle parrocchie, più sentono il bisogno di riorganizzarsi attorno all’arcivescovo e al giornale che tengono in vita un marchio decaduto. Nuovi sentieri, stessi marciatori, dunque. Sono i soliti pacifisti, dossettiani e terzomondisti usciti a pezzi dalle urne». (Giacomo Galeazzi, Stampa, 12 luglio 2008, p. 11, Interno) • Se i Ds italici non riescono ad andare oltre qualche piccola e fumosa concessione di principio, è perché non hanno ancora fatto veramente i conti con la loro storia e con le loro anime più profonde: dal comunismo togliattiano all’internazionalismo filosovietico, passando per il mondialismo cattoprogressista. (Giuseppe Reguzzoni, Padania, 10 ottobre 2010, p. 10) • «La gente crede che abbiamo accolto 18 milioni di stranieri. Invece sono meno del 7%: lavorano, pagano le tasse e contribuiscono quasi al 7% della nostra ricchezza», ha aggiunto [Nunzio] Galantino rifacendosi alle stime rilanciate da «Repubblica», quotidiano di riferimento dei cattoprogressisti. (Ig[or] Tr[aboni], Giornale d’Italia, 13 agosto 2015, p. 3, Attualità).
- Composto dal confisso catto- aggiunto al s. m. e f. e agg. progressista.
- Già attestato nel Corriere della sera del 28 giugno 1994, p. 1, Prima pagina (Giuliano Zincone).