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CAUSATIVO

di Giacomo DEVOTO - Enciclopedia Italiana (1931)
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CAUSATIVO (dal lat. causativus; fr. causatif; sp. causativo; ted. Kausativ, Faktitiv; ingl. causative)

Giacomo DEVOTO

Verbo (v.) derivato che esprime l'azione non compiuta ma soltanto provocata dal soggetto: p. es. addormentare rispetto a dormire. Nelle lingue moderne i verbi causativi non sono più in relazione morfologica con quelli semplici; si hanno alcuni antichi verbi causativi conservatisi come tali isolatamente o speciali costruzioni perifrastiche, per le quali l'italiano e il francese usano come ausiliare "fare", p. es. far dormire, il tedesco "lasciare", p. es. er lässt ihn einschlafen. L'irrigidimento dei vecchi verbi causativi è evidente anche in latino, dove da una radice men rimangono il verbo semplice memini "ho pensato" e per conseguenza "ricordo" causativo mon-eo "faccio pensare", e quindi "avverto". In sanscrito invece i verbi causativi sono una parte importante della decima classe e da ogni verbo delle altre nove classi si può derivare un causativo della decima. Un fatto analogo si ha nelle lingue semitiche (v.) e in altri gruppi linguistici.

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Vocabolario
cauṡativo
causativo cauṡativo agg. [dal lat. tardo causativus, der. di causari «causare»]. – 1. Che è causa, che ha potenza di causare: assai ben si può comprendere la tristizia esser c. dell’ira (Boccaccio). 2. In grammatica: a. ant. Caso c., il...
ingolfarsi
ingolfarsi v. intr. pron. [der. di golfo] (io m’ingólfo, ecc.). – 1. a. non com. Del mare, spingersi, internarsi dentro la terra formando un golfo: in quel tratto di costa, il mare s’ingolfa profondamente. Di persona o d’imbarcazione, entrare...
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