CAVITE (A. T., 95-96)
Città costiera delle Filippine nell'isola di Luzon, 13 km. a SO. di Manila. Cavite significa nella lingua indigena "amo", nome che è in rapporto con la forma del luogo dove la città sorge, una penisoletta costituita da un lungo peduncolo che s'allarga all'estremità con due braccia uncinate. Gli Spagnoli fondarono la città nel sec. XVI tra la Baia di Cañacao e la Punta di San Rocco e se ne servirono come luogo di scalo nei traffici tra l'Asia e il Messico. Occupata nel maggio 1898 dall'ammiraglio americano Dewey (v. sotto), è diventata un importante arsenale e stazione carbonifera. Vi è anche una grande manifattura di tabacchi. Aveva 4494 abitanti nel 1903 e 22.169 nel 1918. Cavite è pure il capoluogo della provincia di egual nome (1239 kmq.; 135 mila abitanti nel 1903 e 164 mila nel 1918).
Battaglia di Cavite. - Il 26 aprile 1898, due giorni dopo la dichiarazione di guerra alla Spagna, una squadra americana ai comandi dell'ammiraglio Dewey (v.) si diresse su Manila. L'ammiraglio spagnolo Montojo, che disponeva solo di navi antiquate, per la maggior parte di legno, si dispose presso Cavite, ove sperava di essere appoggiato da quelle opere di difesa. Gli Americani, verso la mezzanotte del 30 aprile, penetrarono nella baia e all'alba del 1° maggio, riconosciuta la squadra nemica, aprirono il fuoco. II combattimento finì naturalmente, per le condizioni d'inferiorità in cui si trovavano gli Spagnoli, che peraltro combatterono valorosamente fino all'estremo, con una completa distruzione delle loro navi. I danni degli Americani furono lievi.
Bibl.: Historic Cavite, in W.D. Boyce, United States Colonies and Dependencies, Chicago e New York 1914, pp. 284-92.