cechitade
Sempre in senso traslato, il vocabolo appare tre volte nel Convivio. In I XI 2 il sostantivo è unito a discrezione: la cechitade di discrezione è da interpretare come " mancanza di discernimento " (Pazzaglia). Analoga è la metafora in III V 22 in quanta cechitade vivete, non levando li occhi suso a queste cose: chi non pensa a Dio e all'anima è come se vivesse, in completa ignoranza, una vita da ‛ stolto ' (tenendoli fissi nel fango de la vostra stoltezza, V 22). Analogo è pure il senso di c. in I XI 8 quest'è pericolosissimo difetto ne la loro cechitade, in cui la frase vale: " questo difetto (lo difetto... de lo accusatore, cfr. I X 14) è originato dalla mancanza di obiettività, ed è perciò molto pericoloso ".