Balmond, Cecil
Cecil.– Ingegnere (n. Colombo, Sri Lanka, 1943). È fra gli interpreti più innovativi della ricerca strutturale, cui applica modelli dinamici e interscalari, informati alle scienze della complessità, all'organizzazione non lineare e all'emergenza della forma. Docente dal 2004 presso l'University of Pennsylvania, dove dirige il gruppo di ricerca Non linear systems organization, da lui fondato nel 2005. Dopo una lunga e brillante carriera nello studio ARUP di Londra, dove, giunto nel 1968, promuove e dirige dal 2002 il settore di ricerca sperimentale Advanced geometry unit, ha fondato nel 2010 il Balmond/Studio, un laboratorio di idee che coniuga – attraverso principi di generazione processuale della forma – design, scienza e arte. Fra le realizzazioni più recenti: l'Arcelor mittal orbit, con A. Kapoor, una scultura alta circa 120 m con una struttura a connessioni intermittenti per le Olimpiadi di Londra del 2012, e i ponti pedonali a Coimbra (2006) e all'University of Pennsylvania (2009). Autore di importanti testi teorici, fra cui Informal (2002), premio Sir Banister Fletcher 2005, ed Element (2007), B. ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, fra i quali il Gengo Matsui prize (2002) e il RIBA Charles Jencks award (2003). Ha collaborato con architetti di fama mondiale, le cui opere firma per la parte strutturale. Fra queste, oltre ai padiglioni della Serpentine gallery a Londra (con D. Libeskind nel 2001, T. Ito nel 2002, A. Siza ed E. Souto de Moura nel 2005, R. Koolhaas nel 2006), si ricordano: la Stazione centrale di Arnheim, con UN Studio (1997-2008); il Padiglione portoghese ad Hannover, con A. Siza (2000); la Biblioteca centrale di Seattle (1999-2004), la Casa della musica a Porto (2000-05) e il China central television a Beijng (2003-09), con Rem Koolhaas; il centro Pompidou a Metz, con S. Ban (2004-09); la Metropolitan opera house a Taichung, con T. Ito (2005, ancora in corso).