Vedi CECILIA PAULINA dell'anno: 1959 - 1994
CECILIA PAULINA (v. vol. II, p. 450)
Di C. P., moglie di Massimino il Trace (235-238), si continua a non conoscere alcuna raffigurazione a tutto tondo. Le raffigurazioni monetali la ritraggono come imperatrice divinizzata con la parte posteriore della testa velata; l'acconciatura, generalmente molto indicativa per l'identificazione, rimane quindi per la maggior parte nascosta. Sotto il velo sembra però accennata una crocchia, cosicché C. P. avrebbe portato la stessa acconciatura di Giulia Mamea. Che però dell'imperatrice siano esistite raffigurazioni a tutto tondo, e che una ricerca in questo senso non sia priva di prospettive, emerge con evidenza da due basi per statue da Paestum e da Formia. Tuttavia le iscrizioni dimostrano che i ritratti dell'imperatrice erano stati soggetti alla stessa damnatio memoriae di quelli di suo marito.
Bibl.: U. B. Wiggers, M. Wegner, Caracalla bis Balbinus (Das römische Herrscherbild, III, 2), Berlino 1971, p. 229 ss., tav. LXXII g-h; R. R. R. Smith, Roman Portraits: Honours, Empresses and Late Emperors, in JRS, LXXV, 1985, p. 215; E. Zwierlein-Diehl, Glaspasten im Martin-von-Wagner-Museum der Universität Würzburg, I, Monaco 1985, p. 55, n. 15, tav. III; S. Wood, Roman Portrait Sculpture 207-260 A.D., Leida 1986, p. 74. - Sulle iscrizioni delle basi: U. Cozzoli, Formia (Piazza della Vittoria). Dedica a Cecilia Paolina, in NSc, 1961, p. 178 ss., fig. 1; M. Melio, Iscrizione di Paestum in onore di Cecilia Paulina, in PP, XVII, 1962, p. 386 ss.